Professionalità uterine

Professionalità uterine

Surroghe e disponibilità

Sembra che in nome dei diritti e delle libertà illimitate

reclamate a squarciagola a più non posso in ogni possibile occasione
... tra le esigenze rivendicate ...
... gli interessi e le disponibilità degli attori in causa ...

affittare un utero

sia da ritenersi giustificabile come giusta opportunità

per fornire ai committenti un nuovo essere umano.

Ma guai a denominare il fatto con quell'appellativo !

Nel gergo del politicamente corretto la si deve definire

" gestazione surrogata "

Ok. Ma ...
    
Perché allora
la donna che rende disponibile il proprio corpo per gli altrui piaceri carnali
( pur sempre a pagamento s'intende )
la si continua a definire 
in maniera eufemisticamente delicata " prostituta "
oppure in maniera popolare e colorita " zoccola " ?

In base al medesimo principio
non sarebbe più corretto riconoscerle la qualifica di

" professionista erotica " ?