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venerdì 5 dicembre 2025

Sdoppiamenti natalizi

Sdoppiamenti natalizi

Una riflessione profonda da ben meditare


Il Natale non fa tutti più buoni. Il Natale fa tutti più vuoti.

Il cristiano che fa shopping di regali e strenne natalizie
rappresenta un caso di sdoppiamento della personalità.

In tutta buona fede
crede che Gesù nacque figlio di Dio a Betlemme
segnando in una stalla lo spartiacque decisivo della storia umana.
Contemporaneamente, però
è perfettamente cosciente che tale evento non condiziona la sua vita reale
in quanto l’epoca moderna, disincantata e secolarizzata, è scristianizzata.
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Siccome l’economia tende a inglobare ogni forma di espressione umana
- quegli appuntamenti,
che nonostante tutto mantengono in vita una sia pur debole fiammella
di fede ultraterrena -
si trasformano in orge di bancomat e scontrini.

Babbo Natale e l’albero dei regali
- americanizzazioni di antichi miti pagani europei -
vincono sul Bambinello e sulla Vergine
perché più adatti a innescare la corsa agli acquisti commerciali.

Questo lo sa benissimo
anche il devoto che va alla messa notturna del 25 Dicembre.
E lo accetta di buon grado, per quieto vivere
perché così fanno anche gli altri, per abitudine.
Ma soprattutto, lo fa perché dopo due secoli
di estirpazione sistematica del sacro dall’esistenza quotidiana
non riesce più a percepire il divino
e lo sostituisce, malamente. con una fedeltà a riti di massa
che non sono morti solo perché una parvenza di tradizione spirituale
serve ad appagare il bisogno innato di trascendenza e di comunità.

È la sensazione di una notte, sia chiaro.
Per il resto c’è la carta di credito.

Eppure quel bisogno preme, non si dà pace, è insoddisfatto.

Non è umanamente sostenibile
una religiosità circoscritta a qualche giornata di contrizione ipocrita
o, bene che vada, alla particola domenicale.

È nelle difficoltà di ogni giorno che al comune ateo travestito da credente
manca la forza rassicurante e rigenerante del divino, del numinoso.

L’aura sacra
che un tempo avvolgeva ogni momento del nostro passaggio sulla terra
si è eclissata, scacciata con ignominia
dalla spasmodica ricerca di ritrovare in tutto una causa dimostrabile.

O no ?

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