3. Simile al fiume che, poco a poco, si impoverisce
e poi sparisce, in un pantano allorché se ne raggiunge la sorgente,
l’essere si attenua poi svanisce
quando tentiamo di frazionarlo sempre più minutamente nello spazio,
oppure ( ed è lo stesso ) di respingerlo sempre più lontano nel tempo.
Non già alla sorgente, bensì all’estuario si intende la grandezza del fiume.
Parimenti, il segreto dell’Uomo
non va ricercato negli stadi passati della sua vita embrionale
( ontogenetica o filogenetica )
bensì nella natura spirituale dell’anima.
Ora, quest’anima, la cui attività è tutta di sintesi, sfugge alla Scienza
la cui essenza sta nell’analizzare le cose nei loro elementi e nei loro antecedenti materiali.
Possono solo scoprirla il senso intimo e la riflessione filosofica.
Errano dunque in modo assoluto coloro che credono di materializzare l’Uomo
trovandogli nella Terra radici sempre più numerose e più profonde.
Lungi dall’eliminare lo Spirito,
non fanno altro che mescolarlo al Mondo come un fermento.
Non facciamo, noi, il gioco di costoro, credendo, come fanno,
che perché un essere venga dai cieli
sia necessario ignorare le condizioni temporali della sua origine.
- Pierre Teilhard de Chardin -
L'INNO DELL'UNIVERSO - Mon Univers (1924),
a cura di N.M. Wildiers,
Queriniana, Brescia 19952, p. 54
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