Suggerimento

Se hai ragione non hai bisogno di gridare.

S. Paolo : " Vagliate tutto e trattenete ciò che vale "
B. Pascal : " Sia il consenso della vostra ragione e non quella degli altri che vi conduca a credere "
T. de Chardin : Basta che la Verità appaia una sola volta, in una sola mente, perché nulla possa più impedire d'invadere tutto e d'incendiare tutto "
Di mio sento solo di aggiungere che : la Verità non necessita di essere sostenuta da proselitismo ... bensì ... essere semplicemente enunciata e testimoniata.
Essa è sempre coerente con sé stessa e trova per sua stessa natura quale sia il modo opportuno e la circostanza più adatta per rivelarsi.
E' solo questione di tempo.

Da considerare anche che, una volta conosciuta, la Verità rende sicuramente liberi, ma, in alcune circostanze, niente affatto sicuri.

SAPERE AUDE !

ET SI OMNES EGO NON

mercoledì 15 novembre 2017

La grandezza dell'Uomo e del fiume

3. Simile al fiume che, poco a poco, si impoverisce
e poi sparisce, in un pantano allorché se ne raggiunge la sorgente,
l’essere si attenua poi svanisce
quando tentiamo di frazionarlo sempre più minutamente nello spazio,
oppure ( ed è lo stesso ) di respingerlo sempre più lontano nel tempo.
Non già alla sorgente, bensì all’estuario si intende la grandezza del fiume.
Parimenti, il segreto dell’Uomo
non va ricercato negli stadi passati della sua vita embrionale
( ontogenetica o filogenetica )
bensì nella natura spirituale dell’anima.
Ora, quest’anima, la cui attività è tutta di sintesi, sfugge alla Scienza
la cui essenza sta nell’analizzare le cose nei loro elementi e nei loro antecedenti materiali.
Possono solo scoprirla il senso intimo e la riflessione filosofica.
Errano dunque in modo assoluto coloro che credono di materializzare l’Uomo
trovandogli nella Terra radici sempre più numerose e più profonde.
Lungi dall’eliminare lo Spirito,
non fanno altro che mescolarlo al Mondo come un fermento.
Non facciamo, noi, il gioco di costoro, credendo, come fanno,
che perché un essere venga dai cieli
sia necessario ignorare le condizioni temporali della sua origine.

- Pierre Teilhard de Chardin -
L'INNO DELL'UNIVERSO - Mon Univers (1924),
a cura di N.M. Wildiers,
Queriniana, Brescia 19952, p. 54


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