Suggerimento

Se hai ragione non hai bisogno di gridare.

S. Paolo : " Vagliate tutto e trattenete ciò che vale "
B. Pascal : " Sia il consenso della vostra ragione e non quella degli altri che vi conduca a credere "
T. de Chardin : Basta che la Verità appaia una sola volta, in una sola mente, perché nulla possa più impedire d'invadere tutto e d'incendiare tutto "
Di mio sento solo di aggiungere che : la Verità non necessita di essere sostenuta da proselitismo ... bensì ... essere semplicemente enunciata e testimoniata.
Essa è sempre coerente con sé stessa e trova per sua stessa natura quale sia il modo opportuno e la circostanza più adatta per rivelarsi.
E' solo questione di tempo.

Da considerare anche che, una volta conosciuta, la Verità rende sicuramente liberi, ma, in alcune circostanze, niente affatto sicuri.

SAPERE AUDE !

ET SI OMNES EGO NON

mercoledì 3 novembre 2021

Il mondo nuovo

Il mondo nuovo


Il […] capolavoro [ di Aldous Huxley ] è sicuramente
Brave new word […] “ Il mondo nuovo
un romanzo scritto nel 1932 e ben più inquietante e profetico
del più conosciuto “ 1984 ” di Gorge Orwell.
Ad accomunare i due testi lo stesso intento distopico :
immaginare e descrivere un mondo futuro dominato da un regime totalitario.
Le differenze tra i due romanzi, però, sono enormi, addirittura antitetiche.
Per Huxley, infatti, ci sono due modi per spegnere lo spirito di una civiltà :
nel primo - quello orwelliano - la cultura diventa una prigione;
nel secondo - quello de “ Il mondo nuovo ” diventa una farsa.
Ancora oggi a preoccupare maggiormente, purtroppo, è la visione di Orwell :
non ci sono quasi più regimi, eppure il Grande Fratello è sempre il pericolo da combattere
mentre il nostro occidente, ignaro, continua a sprofondare in un mondo molto vicino al nuovo.
Nella nostra società non c’è nessun carceriere che ci sorveglia
ma le prigioni sono dentro le nostre teste.
Ed è da quest’idea che parte “ Il mondo nuovo ” :
da un mondo solo apparentemente libero
mentre in realtà è tenuto controllato dalla sua stessa libertà.
Controllare la gente non con le punizioni, ma con i piaceri ” :
è questa la geniale intuizione di Huxley nel descrivere il nuovo assetto dei sistemi totalitari.
Nella “ democrazia ” immaginata da Huxley
il popolo non è imprigionato, ma distratto continuamente da cose superficiali.
Per Huxley, infatti, non c’è bisogno di un Grande Fratello
quando la vita culturale viene trasformata in un eterno circo di divertimenti
e un intero popolo è ridotto a spettatore.
Nel “mondo nuovo” non esistono censure
ma la gente è talmente subissata dalle informazioni che
- incapace di rielaborare una simile mole di notizie -
finisce col diventare passiva, con il disinteressarsi a tutto e a non ribellarsi più a niente.
Nel mondo nuovo, per fare un esempio a noi vicino, nessuno brucia i libri
perché non c’è più nessuno desideroso di leggerli.
Per Huxley è questa la vera dittatura : una dittatura atroce perché invisibile
intelligente perché alle catene preferisce il silenzio delle museruole mentali.
E’ la dittatura della democrazia, del nemico col sorriso sulle labbra :
è la dittatura che ha trasformato i cittadini in giocatori
che non hanno la minima intenzione ( e chi lo farebbe ? )
di prendere le armi contro un mare di divertimenti.
L’ipotesi di Huxley è a dir poco inquietante :
basta alzare la testa
per rendersi conto che quello che stiamo vivendo è già il suo incubo
che è la sua visione che si sta realizzando e non quella ben più visibile
e quindi più facile da individuare e da combattere, di Orwell.
Difendersi è impossibile : si finirebbe come in un romanzo di Dick :
pazzi ed isolati detentori di una verità che nessuno, per comodità, accetterà mai.
Eppure “ il mondo nuovo ” è adesso
è il presente che ci spegne schiacciando un tasto.[…]

- Gian Paolo Serino -

« Le utopie appaiono oggi assai più realizzabili di quanto non si credesse un tempo.
E noi ci troviamo attualmente davanti a una questione ben più angosciosa :
come evitare la loro realizzazione definitiva ? ... 
Le utopie sono realizzabili. La vita marcia verso le utopie.
E forse un secolo nuovo comincia; un secolo nel quale gli intellettuali e la classe colta penseranno ai mezzi d'evitare le utopie e di ritornare a una società non utopistica
meno ' perfetta ' e più libera. »

- Nicola Berdiaeff -


IMPAVIDO MONDO NUOVO

Cigni morenti, ali piegate / Non c’è bisogno della bellezza qui
Ho perso il mio amore, ho perso la mia vita
In questo giardino di paura
Ho visto molte cose / Durante una vita passata da solo
Madre Amore non esiste più
Riportate a casa questo selvaggio

Una terra desolata, la casa del dolore
Non c’è alcun senso in tutto questo
Chiude questa mente, annebbia questo cervello
Un messia davanti alla sua caduta
Ciò che vedi non è reale
E quelli che sanno non te lo diranno
Ogni cosa è perduta, la tua anima è venduta
In questo impavido nuovo mondo

Un meraviglioso nuovo mondo / In un meraviglioso nuovo mondo
Un meraviglioso nuovo mondo / In un meraviglioso nuovo mondo

Re draghi, regine morenti / Dov’è la salvezza, adesso
Ho perso la mia vita, perso i miei sogni
E mi hanno strappato le ossa dal corpo
Urla silenziose che qui ridono / Morendo per dirti la verità
Che tu sei pianificato e / che tu sei dannato
in 
questo impavido nuovo mondo

Un meraviglioso nuovo mondo / In un meraviglioso nuovo mondo
Un meraviglioso nuovo mondo / In un meraviglioso nuovo mondo

Cigni morenti, ali piegate
Riportate questo selvaggio a casa

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