Il trionfo dei mediocri
La sconfitta della ragione
Avevano Capito Tutto E Lo Dicevano
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Quando ' il potere ' e ' l'ignoranza ' si intrecciano
limitano di fatto l'esistenza ad un continuo inganno.
« ... i principali maîtres-à-penser della Francia del suo tempo ragionavano pressappoco così :
se noi raccogliamo tutti i dettagli di un fenomeno
che sia storico, sociale, psicologico, religioso poco importa
li suddividiamo in gruppi omogenei, li cataloghiamo per bene, identifichiamo i reciproci nessi
li ordiniamo in funzione del rapporto causa-effetto
alla fine avremo ' conosciuto ' quel fenomeno.
Ma - osserva Péguy - l’esperienza vera, quella quotidiana, l’unica che facciamo
non si comporta affatto così.
Essa deborda continuamente
dalle schedature in cui quel metodo falsamente razionale intende racchiuderla.
Basta pensare al fenomeno dell’inesorabile scorrere del tempo;
la semplice constatazione di questo ' dato '
impedisce di fare dei rapporti interpersonali - ad esempio - una categoria;
in essi niente è mai uguale all’istante prima
tutto si sviluppa, tutto cambia, tutto avviene.
E noi non possiamo farci niente
se non umilmente accettare la ' sovranità dell’evento '
Ma il ' partito degli intellettuali ' non si rassegna a questa visione
al contempo umile e ampia della ragione che si piega alla realtà così com’è. »
Stavamo tutti al buio.
Altri sopiti d’ignoranza nel sonno;
e i sonatori pagati raddolcito il sonno infame.
Altri vegghianti
rapivan gli onori, la robba, il sangue
O SI FACEAN MARITI D’OGNI SESSO
e schernian le genti grame.
Io accesi un lume
ecco, qual d’api esciame
scoverti, la fautrice tolta notte,
sopra me a vendicar ladri e gelosi,
e que’ le piaghe, e i brutti sonnacchiosi
del bestial sonno le gioie interrotte:
le pecore co’ lupi fur d’accordo
contra i can valorosi;
poi restar preda di lor ventre ingordo.
- Tommaso Campanella -
Napoli 1601
sonetto-madrigale
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“ Narra che, stando il mondo nello scuro, e facendo tanto male ognuno al prossimo
e che gli sofisti ed ippocriti, predicando adulazioni, fanno dormir il mondo in queste tenebre;
egli, accendendo una luce, ebbe contro gli ingannati e l’ingannatori ecc.;
e che quelli, come pecore accordate co’ lupi contra gli cani
son devorate poi da’ lupi, secondo la parabola di Demostene.”
Commento dello stesso Campanella
ripreso da
Stavamo tutti al buio
- Domenico Romeo -
Città del sole Edizioni
2018
è un'eccellenza agli occhi di un popolo mediocre.
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