Suggerimento

Se hai ragione non hai bisogno di gridare.

S. Paolo : " Vagliate tutto e trattenete ciò che vale "
B. Pascal : " Sia il consenso della vostra ragione e non quella degli altri che vi conduca a credere "
T. de Chardin : Basta che la Verità appaia una sola volta, in una sola mente, perché nulla possa più impedire d'invadere tutto e d'incendiare tutto "
Di mio sento solo di aggiungere che : la Verità non necessita di essere sostenuta da proselitismo ... bensì ... essere semplicemente enunciata e testimoniata.
Essa è sempre coerente con sé stessa e trova per sua stessa natura quale sia il modo più opportuno e la circostanza più adatta per rivelarsi.
E' solo questione di tempo.

Da considerare anche che, una volta conosciuta, la Verità rende sicuramente liberi, ma, in alcune circostanze, niente affatto sicuri.

SAPERE AUDE !

ET SI OMNES EGO NON

Testo scorrevole

► Solo chi porta in sé l’Impronta si riconoscerà a vicenda. Segno lampante d’identificazione lasciato dalle cicatrici del Passato.

mercoledì 6 ottobre 2021

La profezia di Moro

La profezia di Moro
1978

Aveva Capito Tutto Lo Diceva
- 2 -

Italia
il collasso della politica e la profezia di Moro
[...]
... l’omicidio Moro, il primo grande successo di una rivoluzione colorata ormai vittoriosa.

Tanti sinceri analisti che tentano di porre domande su quanto sta avvenendo
a volte cadendo nel complottismo
parlano di reset, di nuovo potere autoritario e altro
senza accorgersi che non c’è nulla di nuovo :
è solo l’emersione potente e prepotente di qualcosa di feroce iniziato tempo fa
rimasto invisibile ai più per anni, e che si palesa in tutto il suo fulgore.

Qualcosa che la politica del tempo che fu conosceva molto bene e aveva pronosticato.
Così riportiamo un passo del memoriale Moro che, letto oggi, appare più profetico che mai.

“ Io fui a colazione da Volpe [ambasciatore Usa in Italia ndr.] una sola volta
in compagnia del Segretario Generale Amb. Gaja
per una breve, generica ed inconcludente conversazione.
Seppi poi, ed il fenomeno divenne sempre più vistoso
che non mancarono all’Ambasciata occasioni d’incontro politico-mondano
al quale peraltro, senza alcun mio dispiacere, non venivo invitato.”

Si trattava di questo, per quel che ho capito
di una direttiva cioè del Segretario di Stato Kissinger
il quale per realismo continuava a puntare sulla D.C.
ma su di una [D.C. ndr]
nuova, giovane, tecnologicamente attrezzata
e non più su quella tradizionale e non sofisticata alla quale io appartenevo.

Cominciarono a frequentare sistematicamente l’ambasciata giovani parlamentari
( io so, ad es., di Borruso e Segni
ma immagino che il De Carolis, Rossi ed altri fossero volentieri accettati ).
Insomma si ebbe qui, non per iniziativa dell’Ambasciatore
ma dello stesso Dipartimento di Stato
un mutamento di rapporti, che prefigurava un’Italia tecnocratica
che tra l’altro parla l’inglese, più omogenea ad un mondo più sofisticato
e, per così dire, più internazionale che si era andato profilando.

Tutto previsto, dunque, dove alla D.C., allora partito Stato
si è sostituito un potere altro, solo più apparentemente frastagliato
in realtà molto più monolitico.

Così concludiamo con una nota di Rino Formica :
La crisi dei partiti ha investito le istituzioni, ed è una crisi che si vorrebbe risolvere
dicendo che non c’è più destra e sinistra ma c’è l’istituzione.
Questo porta a una novità :  le istituzioni si fanno partito politico.
Lo Stato diventa partito 
Domani, ripreso da Dagospia )
Dove per Stato si intenda la tecnocrazia fatta ormai istituzione.


... e ci si meraviglia dell'alta percentuale di astensioni alla chiamata al voto.


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