Megafoni e tamburi
lascia presagire come oramai tutto sia stato già deciso.
I menestrelli di regime
megafono del " partito unico " e cassa di risonanza d'ogni bestialità partorita
stanno solo scavando nel cervello del popolo
per trovare le giustificazioni atte a far trangugiare l'amaro calice a chi, inevitabilmente
dovrà pagarne le conseguenze.
Le parole scelte, le immagini scioccanti trasmesse dai telegiornali
il senso di colpa instillato
che prolifera nell'humus malsano di un falso perbenismo da salotto
i dibattiti creati ad hoc per ridicolizzare il dissenso
e giustificare le dure reazioni da parte dell'occidente " democratico "
costruiscono, motivano, anestetizzano il senso critico
conducono i più ad accettare una determinata conclusione degli eventi.
Ergo,
coprifuoco, loockdown e creazione di capri espiatori
servivano solo per far accettare vaccinazione di massa
e sdoganare un lasciapassare per vivere
seguendo i punti di un agenda ex ante stabilita, anche nella fase " guerra "
consolidamento dell'ordine cristallizzatosi nei due anni appena trascorsi
lo schema appare lo stesso.
Nuovi nemici
a cui addossare le responsabilità delle scelleratezze in campo giuridico ed economico
sembrano oramai essere all'orizzonte, facendo capolino nella narrazione dominante.
La retorica avanza, i meccanismi sono oramai rodati
il linguaggio utilizzato creato ad hoc per plasmare le nostre opinioni
per indirizzare i nostri pensieri.
Chiunque, a questo punto, creda che la fine delle ostilità
dipenda dall'uso o meno di un condizionatore, è cieco, o in malafede.
Se avessero voluto la pace, così come la fine della pandemia
non avrebbero messo su tutto questo " teatro ", tutta questa pressione
tutta questa ferocia nel disumanizzare il " nemico " e fiaccare ogni voce fuori dal coro.
Errare è umano, perseverare è diabolico.
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