Suggerimento

Se hai ragione non hai bisogno di gridare.

S. Paolo : " Vagliate tutto e trattenete ciò che vale "
B. Pascal : " Sia il consenso della vostra ragione e non quella degli altri che vi conduca a credere "
T. de Chardin : Basta che la Verità appaia una sola volta, in una sola mente, perché nulla possa più impedire d'invadere tutto e d'incendiare tutto "
Di mio sento solo di aggiungere che : la Verità non necessita di essere sostenuta da proselitismo ... bensì ... essere semplicemente enunciata e testimoniata.
Essa è sempre coerente con sé stessa e trova per sua stessa natura quale sia il modo più opportuno e la circostanza più adatta per rivelarsi.
E' solo questione di tempo.

Da considerare anche che, una volta conosciuta, la Verità rende sicuramente liberi, ma, in alcune circostanze, niente affatto sicuri.

SAPERE AUDE !

ET SI OMNES EGO NON

Testo scorrevole

► Solo chi porta in sé l’Impronta si riconoscerà a vicenda. Segno lampante d’identificazione lasciato dalle cicatrici del Passato.

domenica 18 giugno 2023

In Toscana ... un gabbiano.

In Toscana... un gabbiano

Diversi anni fa
 nell’alba luminosa di un mattino 
beneficiavo i miei polmoni 
respirando la brezza che portava l’odore del mare vicino.
Mi avviai con la mente serena verso la spiaggia.

Come una carezza
il sole posava i suoi raggi sulla pelle abbronzata a fatica.

All’orizzonte
il mare si abbracciava al cielo dicendogli di abissi e di mistero.
I piedi immersi nel bagnasciuga godevano dei passi lenti e brevi.
Camminai per un po’ col riflesso del mare negli occhi.

Lo avvistai improvviso e inatteso :
sull’umida sabbia se ne stava disteso un piccolo gabbiano.
Mi fermai e l’osservai da vicino.
Un brivido mi colse. Aveva le ali spezzate.
Due occhi minuti guardavano il cielo restando socchiusi.

Bucava la mia vista con quello sguardo sofferente
e il suo passato sembrò parlarmi.
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Lui sì che lo desiderava quel volare !

Sentiva gli uomini parlare di isole lontane
… di cieli tersi ed alti …
di confortevoli rifugi e amori appassionati.

Saliva sempre più in alto
battendo con forza le ali rincorrendo i sogni
cercando quella gioia agli altri sconosciuta.

Diventava così una bussola il suo cuore.

Ma il tempo trascorreva invano regalando il nulla.

Inevitabilmente lo abbandonavano le forze.

Stanco e depresso
iniziò a pensare che l’esistenza fosse solamente un sogno.
Perciò decise di iniziare la discesa.

Forse non fu capace di atterrare con dolcezza.
Schiantò il suo corpo sulla sabbia e si spezzò le ali.
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Il suo respiro era diventato lento. Non c’era quasi più fiato.
I suoi occhi socchiusi
guardavano come a dire che non ce l’aveva fatta.

Altri bagnanti giungevano nel frattempo per vedere e commentare.
Lo accarezzai cercando di stargli vicino.
Dopo un po’ … lentamente … chiuse gli occhi per sempre.

Mentre un bagnino avvertito da qualcuno lo portava via
mi domandai se sarebbe mai rinato quel gabbiano
sognatore e idealista come lo sono io.

Mentre mi allontanavo la risposta mi giunse immediata.


Dentro di me lo sentii forte e chiaro un battito d’ali.

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