Il termine deriva da culto di Ur
(nome babilonese del Sole)
che significa appunto Culto della Luce
_____________________________________________________
« Ancora non sapete
che i raggi del sole sono in grado di alimentare in
voi lo spirito.
Sì, ma a condizione di imparare a riceverli, a
condizione di aprirvi ad essi
con tutto il vostro cuore e con tutta la vostra anima.
Non riuscite ad ammettere che la luce è ben più di una
vibrazione fisica,
che è un’entità vivente ?
Finché sarete chiusi a questa idea,
non potrete beneficiare di tutte le ricchezze del
sole.
Cercate di organizzare la vostra esistenza
affinché in essa la luce occupi uno spazio sempre
maggiore.
In primavera e in estate, andate a contemplare il sole
che sorge,
pensando che potete ricevere i suoi raggi
così come ricevete il cibo, l’acqua e l’aria, e
rivolgetevi ad essi dicendo :
“ O raggi
luminosi, penetrate in me, scacciate le nubi che oscurano il mio cielo. ”
Quei raggi penetrano già in voi a vostra insaputa;
ma se siete coscienti, attenti,
se vi impregnate della loro luce e del loro calore
con la convinzione che qualcosa cresce e si sviluppa
dentro di voi,
a poco a poco vi sentirete animati da nuove vibrazioni. »
- Omraam Mikhaël Aïvanhov -
Nessun commento:
Posta un commento