Dopo di noi, il regime violento della finanza vi farà a pezzi.
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Dietro la longa manus della cosiddetta globalizzazione
si avverte il respiro di nuovi imperialismi, sofisticati e violenti,
di natura essenzialmente finanziaria e militare.
. . .
Il regime
avanza con la conquista sistematica di cariche, sottocariche, minicariche,
e con una invasione nel mondo della informazione, dello spettacolo,
della cultura e della sottocultura che è ormai straripante.
. . .
Sono oggi evidentissime
le influenze determinanti di alcune lobbies economiche e finanziarie
e di gruppi di potere oligarchici.
. . .
un degrado continuo, di un impoverimento della società,
di una sostanziale perdita di indipendenza.
. . .
Fa meraviglia, invece, come negli anni più recenti
ci siano state grandi ruberie sulle quali nessuno ha indagato.
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Nell’anno della caduta del Muro, nel 1989,
venne varata dal Parlamento italiano una amnistia
con la quale si cancellavano i reati di finanziamento illegale
commessi sino ad allora.
La legge venne approvata in tutta fretta e alla chetichella.
Non fu neppure richiesta la discussione in aula.
. . .
Su di un altro piano stanno i declamatori retorici dell’Europa,
il delirio europeistico che non tiene contro della realtà,
la scelta della crisi, della stagnazione e della conseguente disoccupazione.
. . .
La pace si organizza con la cooperazione, la collaborazione, il negoziato,
e non con la spericolata globalizzazione forzata.
Ogni nazione ha una sua identità, una sua storia,
un ruolo geopolitico cui non può rinunciare.
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Dietro la longa manus della cosiddetta globalizzazione
si avverte il respiro di nuovi imperialismi, sofisticati e violenti,
di natura essenzialmente finanziaria e militare.
[…]
- Bettino Craxi -
estratti dal libro
Io parlo, e continuerò a parlare
Ed. Mondadori nel 2014
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