Ma si rende conto di quello che ha affermato ?
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[…]
“ Bisogna liberare la
chemioterapia
dallo stigma di cura devastante, che fa
paura più del cancro stesso.
Bisogna anche affrancarla dalla sua
associazione alla terapia per moribondi,
che si somministra quando non c'è più
niente da fare.
Va detto che in passato è stata
utilizzata in modo improprio
e per molti anni è stata effettivamente
prescritta a dosi altissime,
senza alcuna considerazione per gli
effetti che avrebbero avuto sul malato.
Allora vigeva in oncologia il principio
del massimo trattamento tollerabile :
si applicava in chirurgia, in
radioterapia e in chemioterapia
la dose (o l'amputazione) maggiore che
il paziente potesse tollerare.
Inoltre
la chemio veniva effettivamente
effettuata anche per pazienti in stadio avanzato,
che avevano pochissime o nessuna chance
di beneficiarne.
Ma negli ultimi decenni è avvenuta una
rivoluzione di pensiero
per cui nella cura dei tumori si
applica il principio del minimo trattamento efficace :
si ricerca la dose più bassa o
l'intervento più limitato
in grado di assicurare l'efficacia
oncologica.
Così è sparita la chirurgia mutilante,
la radioterapia ustionante
e anche la chemioterapia che devasta
inutilmente l'organismo.
Certo, i farmaci chemioterapici
rimangono una
terapia pesante e impegnativa per la persona
ed è inutile negarlo.
Ma gli sforzi enormi per ridurne gli
effetti collaterali stanno sortendo risultati significativi.
[…]
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Parlare di sopravvivenza a 5 anni del malato curato con la chemio
... come fanno gli oncologi ...
è cosa diversa dal parlare di guarigione.
Se poi ci riferisce a statistiche di fatto manipolate
come si può rigettare il pensiero
riguardo una certa disonestà intellettuale
in un settore che si dichiara scientifico ?
“ Il 50% di cui parlano gli oncologi
non è effettivamente la metà del numero dei malati,
come si è indotti a credere,
ma la media delle varie percentuali di guarigione dei diversi tipi di cancro.
Per capirci :
si somma, ad esempio, l’87% di guarigione del cancro del testicolo
con il 10-12 di quella del polmone
e si fa la media delle percentuali di guarigione,
senza calcolare
che i malati di carcinoma al testicolo sono 2 mila l’anno,
mentre le persone che si ammalano di tumore al polmone
sono attorno alle 40 mila. ”
- dr Francesco Bottaccioni -
membro dell’Accademia delle scienze di New York
docente di psico-oncologia alla Sapienza
citazione da : Cancro SpA di Marcello Pamio
Pur non conoscendo bene la lingua inglese
è sufficiente consultare le tabelle allegate a questo studio
per rendersi conto della realtà.
Bisogna essere disposti a cercare per poter sapere.
E non occorre avere una cultura illuminata.
È sufficiente quella generale.
Ma bisogna possederla per davvero.
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