Un altro grande italiano ci lascia.
Con discrezione ... come fanno gli uomini liberi.
Imprenditore del fare non del dire ... non disponibile a compromessi.
Personalmente non condivido il concetto della grande distribuzione
ma gli riconosco l'onestà intellettuale e il genio imprenditoriale.
[...]
Bernardo Caprotti
non
darà più filo da torcere ai sindacati,
che
sfidò a viso aperto negli anni di piombo,
nella
stagione dei picchettaggi violenti e degli espropri proletari,
riuscendo
dopo « vent'anni di tormento » a piegare la contestazione
senza
cedere al ricatto degli scioperi.
Non
ammodernerà più l'industria della grande distribuzione alimentare,
da vero
pioniere quale è stato,
come
fece quando aprì il primo supermarket italiano,
introdusse
i codici a barre alle casse e nei magazzini,
e inventò
il modo di pagare la spesa senza code.
Non
impartirà più lezioni di come si costruisce un'azienda
e la si
fa diventare grande e florida
in un
Paese che non sopporta chi dà lavoro, chi rischia in proprio,
chi
valorizza il merito, chi ama l'eccellenza, il bello, il buono.
Lezioni
che Caprotti ha elargito a modo suo, con tanti fatti e pochissime parole.
Altro
modo di comportarsi mal tollerato da queste parti.
[...]
Approfondimento...
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Gli sopravviverà quel pezzo d'Italia che ha saputo far nascere e poi crescere
ma soprattutto difendere in 60 anni di attività ?
Ne dubito. Già pulpano avvoltoi
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" Una melanzana da noi costa 2,28
Euro al Kg, da Eataly 3,90
Il 40 per cento di differenza.
Per l'insalata riccia è meno 42.
This is money,
questi sono soldi.
Ma Farinetti viene qui a Milano e ci insegna che cos'é il
food
Vendeva frigoriferi e televisori ma ora è un grande
esperto. "
Gli sopravviverà quel pezzo d'Italia che ha saputo far nascere e poi crescere
ma soprattutto difendere in 60 anni di attività ?
Ne dubito. Già pulpano avvoltoi
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