« Era l’unico che sapeva le lingue. »
La storia si svolge a
Bruxelles, in rue Rue du Marteau,
sede della Rappresentanza
permanente dell’Italia presso l’Unione Europea.
Tutto quello che per
l’Italia si decide in Europa,
dai trasporti, agli affari economici, dalla
sicurezza, alla sanità, all’immigrazione,
passa prima da questi
uffici.
[...]
La scelta cade su di lui
perché uomo d’esperienza che conosce l’inglese.
La ministra Lorenzin e i
suoi direttori generali
dichiarano che, al
momento della scelta, non conoscevano la sua storia.
Ma prima di decidere una
nomina,
a nessuno viene in mente di digitare un nome su Google ?
D’accordo, non
è colpevole di nulla, perché il reato è stato prescritto,
ma lui stesso aveva
ammesso le generose donazioni,
e le immagini del
passaggio di denaro sono impietose.
Insomma, se nei ministeri
la carriera è assicurata al di là di tutto,
a che titolo uno si
dovrebbe impegnare ad essere onesto, competente e meritevole ?
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