Ω γλυκύ μου έαρ Αι γενεαί πάσαι
È impossibile non provare brividi ascoltando questo canto.
Questo antico inno bizantino
è cantato il Giovedì che precede la Pasqua greco-ortodossa
è cantato il Giovedì che precede la Pasqua greco-ortodossa
e rappresenta lo struggente lamento di Maria
alla vista del corpo esanime di Gesù.
La Vergine si riferisce al figlio come " la Primavera "
richiamando il tramonto del sole paragonandolo alla morte.
O, mia dolce primavera !
Le donne che portavano profumi sparsero la tomba di fragranze
essendo arrivate molto presto la mattina.
La tua purissima madre iniziò a piangere perché tu, il Verbo, eri morto.
E la giovane ragazza piangeva di calde lacrime, che la spezzavano di dentro :
La tua purissima madre iniziò a piangere perché tu, il Verbo, eri morto.
E la giovane ragazza piangeva di calde lacrime, che la spezzavano di dentro :
“ O, mia dolce primavera, mio dolcissimo figlio, dov’è tramontata la tua bellezza ?
Le generazioni a venire pregheranno con un inno il tuo funerale, mio Bellissimo. ”
Questo inno stimola profondamente le emozioni :
lo ascolti ... e l'anima si acquieta.
Ma come si può spiegare quello che avviene " oltre " ogni creatura ?
Soltanto l'intuizione è in grado di aiutare a comprendere.
E se qualcuno avverte affiorare le lacrime
è perché la sua anima intuisce a chi appartiene.
Buona meditazione
Nessun commento:
Posta un commento