Suggerimento

Se hai ragione non hai bisogno di gridare.

S. Paolo : " Vagliate tutto e trattenete ciò che vale "
B. Pascal : " Sia il consenso della vostra ragione e non quella degli altri che vi conduca a credere "
T. de Chardin : Basta che la Verità appaia una sola volta, in una sola mente, perché nulla possa più impedire d'invadere tutto e d'incendiare tutto "
Di mio sento solo di aggiungere che : la Verità non necessita di essere sostenuta da proselitismo ... bensì ... essere semplicemente enunciata e testimoniata.
Essa è sempre coerente con sé stessa e trova per sua stessa natura quale sia il modo più opportuno e la circostanza più adatta per rivelarsi.
E' solo questione di tempo.

Da considerare anche che, una volta conosciuta, la Verità rende sicuramente liberi, ma, in alcune circostanze, niente affatto sicuri.

SAPERE AUDE !

ET SI OMNES EGO NON

Testo scorrevole

► Solo chi porta in sé l’Impronta si riconoscerà a vicenda. Segno lampante d’identificazione lasciato dalle cicatrici del Passato.

giovedì 7 ottobre 2021

Silenzio, ascolto e saggezza

Silenzio, ascolto e saggezza

Uomo che ami parlare molto, ascolta e diventerai simile al saggio.
L’inizio della saggezza è il silenzio.
Lo ha lasciato scritto Pitagora, circa 2500 anni or sono.
In questa sentenza il famoso matematico, taumaturgo, astronomo, scienziato, politico
e fondatore a Crotone di una delle più importanti scuole di pensiero dell’umanità
fa la sintesi del suo ‘pensiero’, della sua fede.
Di quello in cui crede e che - da buon maestro qual era - intende trasmettere ad altri.
Parola, silenzio, ascolto, saggezza : quattro parole intersecanti, l’una soggetta all’altra.
La parola - che è anello di congiunzione tra persona e persona
causa e fonte della relazionalità, senza un uditore, non serve;
sfuma nel vento; se non è accompagnata dall’ascolto, evapora.
Ma l’ascolto, perché sia possibile e diventi vero, autentico, profondo
ha una sua simpatica specifica esigenza : necessita il silenzio.
Il rumore, il chiasso esterni
non permettono alla parola di raggiungere il primo obiettivo per cui è stata pronunziata;
non giunge a destinazione. Non viene accolta.
Quindi non può produrre quella reazione positiva o negativa per cui è stata pronunciata;
le è impedita la risposta adeguata.

Ma vi è un altro rumore più acuto, un altro chiasso più assordante
ed è il tumulto interiore, l’angoscia, l’irrequietezza dell’anima
la tensione dello spirito, la preoccupazione inutile, forse malsana.
Quella ‘non pace’, quel ‘non silenzio’, che tormenta e assilla gli inquieti, gli insoddisfatti
i distratti, gli assillati da mille inutili preoccupazioni, i cercatori del nulla.

Quel simpatico e inimitabile attore che fu Charlie Chaplin diceva :
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare.
Forse perché non può essere comprato.
I ricchi comprano rumore.
L’animo umano si diletta nel silenzio della natura, che si rivela solo a chi lo cerca.
 A Chaplin risponde con altrettanta saggezza
il compositore, pianista, organista, violinista W. A. Mozart :
Parlare bene ed eloquentemente è una gran bella arte
ma è parimenti grande quella di conoscere il momento giusto in cui smettere.
Dio è amico del silenzio. – ha scritto M. Teresa di Calcutta.
Guarda come la natura, gli alberi, i fiori, l’erba, crescono in silenzio;
guarda le stelle, la luna e il sole, come si muovono in silenzio.
Abbiamo bisogno di silenzio per essere in grado di toccare le anime.
Abbiamo bisogno di silenzio maturo
frutto di meditazione, di un certo, sapiente, cercato e voluto rinnegamento di sé
per acquisire e possedere quella pace e saggezza umana
che rendono fecondi di luce, di grazia ogni nostra parola e ogni nostro gesto
verso chiunque fa capolino o si appoggia sulla nostra strada.
Saranno parole e gesti profumati di gentilezza
- forse di saporosa femminilità per chi è donna -
sempre carichi di giusta ed efficace simpatia.

- suor Biancarosa Magliano -

http://www.usminazionale.net/



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