Suggerimento

Se hai ragione non hai bisogno di gridare.

S. Paolo : " Vagliate tutto e trattenete ciò che vale "
B. Pascal : " Sia il consenso della vostra ragione e non quella degli altri che vi conduca a credere "
T. de Chardin : Basta che la Verità appaia una sola volta, in una sola mente, perché nulla possa più impedire d'invadere tutto e d'incendiare tutto "
Di mio sento solo di aggiungere che : la Verità non necessita di essere sostenuta da proselitismo ... bensì ... essere semplicemente enunciata e testimoniata.
Essa è sempre coerente con sé stessa e trova per sua stessa natura quale sia il modo più opportuno e la circostanza più adatta per rivelarsi.
E' solo questione di tempo.

Da considerare anche che, una volta conosciuta, la Verità rende sicuramente liberi, ma, in alcune circostanze, niente affatto sicuri.

SAPERE AUDE !

ET SI OMNES EGO NON

Testo scorrevole

► Solo chi porta in sé l’Impronta si riconoscerà a vicenda. Segno lampante d’identificazione lasciato dalle cicatrici del Passato.

sabato 15 ottobre 2022

Parallelismi epocali

Parallelismi epocali
( Su cui riflettere )

“ È sempre rischioso tracciare paralleli fra un periodo storico e un altro,
e fra i più fuorvianti di tali paralleli
vi sono quelli tracciati fra la nostra epoca in Europa e Nordamerica
e l’epoca in cui l’Impero romano declinava verso i secoli oscuri.
Tuttavia certi parallelismi esistono.
Un punto di svolta decisivo in quella storia antica
fu quando uomini e donne di buona volontà
si distolsero dal compito di puntellare l’imperium romano
e smisero di identificare la continuazione della comunità morale
con la conservazione di tale imperium.
Il compito che si prefissero
- spesso senza rendersi conto pienamente di ciò che stavano facendo -
fu la costruzione di nuove forme di comunità entro cui la vita morale potesse essere sostenuta,
in modo che la civiltà e la morale
avessero la possibilità di sopravvivere all’epoca incipiente di barbarie e oscurità.
( … )
Da qualche tempo anche noi abbiamo raggiunto tale punto di svolta.
Ciò che conta, in questa fase, è la costruzione di forme locali di comunità
al cui interno la civiltà e la vita morale e intellettuale
possano essere conservate attraverso i nuovi secoli oscuri che incombono su di noi.
( … )
Non siamo del tutto privi di fondamenti per la speranza.
Questa volta, però, i barbari non aspettano al di là delle frontiere :
ci governano già da parecchio tempo.
Ed è la nostra inconsapevolezza di questo fatto
a costituire parte delle nostre difficoltà.
Stiamo aspettando non Godot,
ma un altro San Benedetto, senza dubbio molto diverso. “

tratto dal brano finale di
Dopo la virtù

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