La vide
Quella mattina ... alle prime luce dell’alba
mentre attraversava la piazza uscendo da un bar senza nome
vide l'apparizione di una bellezza assoluta.
La piazza era deserta.
Solo le foglie cadute da alcuni alberi invisibili volavano lungo il
selciato
mentre la città continuava pigramente a dormire.
Fu proprio in quell’istante ... quando lei passò davanti alla fontana
che la piazza iniziò a confondersi nella foschia.
Paragonato all’effetto di quell'apparizione
il cognac che aveva consumato la sera precedente gli sembrava
analcolico.
Mentre si avvicinava
i tesori della sua bellezza gli apparivano nella loro
pienezza.
Rimase immobile e sobrio... subendo il fascino di quella bellezza.
Certamente altre donne nel mondo sfiorano i due metri d'altezza.
Capelli lucenti lunghi e neri
e senza dubbio occhi così belli si trovavano anche altrove.
E anche labbra carnose perfette e delicate... colli sottili...
e gambe interminabilmente lunghe.
Quando una tale bellezza convergente sta vivendo e respirando
muovendosi sempre più vicina a chi la osserva
... è molto più apprezzabile della somma delle singole parti.
Benché il sole sorgesse lentamente ... mentre gli si avvicinava
il resto della città scompariva nell’oscurità circostante.
Una tale bellezza attirava tutta la luce disponibile verso sé
stessa
diventando un fuoco di comunicazione in un mondo oscuro.
Pensò :
« Perchè aguzzare gli occhi per vedere il buio circostante
quando si può guardare questo fuoco così luminoso ?
Perchè fare qualcos’altro per tutta la propria vita insignificante ?
»
Dal momento in cui lei sparì dalla sua vista
chiuse gli occhi ripromettendosi di non voler vedere nient’altro per tutto
il giorno.
Quando li riaprì il sole era alto nel cielo e la piazza gremita di gente.
Ma lui non vedeva nessuno.
Vive ancora nella speranza di poterla vedere nuovamente.
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