Suggerimento

Se hai ragione non hai bisogno di gridare.

S. Paolo : " Vagliate tutto e trattenete ciò che vale "
B. Pascal : " Sia il consenso della vostra ragione e non quella degli altri che vi conduca a credere "
T. de Chardin : Basta che la Verità appaia una sola volta, in una sola mente, perché nulla possa più impedire d'invadere tutto e d'incendiare tutto "
Di mio sento solo di aggiungere che : la Verità non necessita di essere sostenuta da proselitismo ... bensì ... essere semplicemente enunciata e testimoniata.
Essa è sempre coerente con sé stessa e trova per sua stessa natura quale sia il modo più opportuno e la circostanza più adatta per rivelarsi.
E' solo questione di tempo.

Da considerare anche che, una volta conosciuta, la Verità rende sicuramente liberi, ma, in alcune circostanze, niente affatto sicuri.

SAPERE AUDE !

ET SI OMNES EGO NON

Testo scorrevole

*► Esisti solo se sei libero di fare cose senza uno scopo ovvio, senza giustificazione e, soprattutto, al di fuori della dittatura delle convinzioni di qualcun altro.

giovedì 5 settembre 2024

I pastori

I pastori


Fin dalla notte dei tempi
la transumanza conduceva annualmente milioni di pecore dall'Abruzzo in Puglia.
Questa migrazione
necessitava di larghe vie erbose che potessero fornire alimento al bestiame
durante il lungo viaggio che mediamente durava 2 settimane.
Pertanto i tratturi erano allo stesso tempo sia strade che pascoli
diventati via via luoghi di insediamento per opifici, chiese, taverne
... e infine centri abitati.

Questi versi rievocano alla mente i ricordi di tempi spensierati e sereni
che ho avuto la fortuna di vivere nei luoghi della mia terra.
E il cuore sembra fermarsi
nella nostalgia per quella vita di pace legata alla terra e alle stagioni
che si svolgeva anche con le antiche forme di quel rito.


Settembre, andiamo. E’ tempo di migrare. Ora in terra d’Abruzzi i miei pastori lascian gli stazzi e vanno verso il mare: scendono all’Adriatico selvaggio che verde è come i pascoli dei monti. Han bevuto profondamente ai fonti alpestri, che sapor d’acqua natia rimanga ne’ cuori esuli a conforto, che lungo illuda la lor sete in via. Rinnovato hanno verga d’avellano. E vanno pel tratturo antico al piano, quasi per un erbal fiume silente, su le vestigia degli antichi padri. O voce di colui che primamente conosce il tremolar della marina! Ora lungh’esso il litoral cammina La greggia. Senza mutamento è l’aria. Il sole imbionda sì la viva lana che quasi dalla sabbia non divaria. Isciacquìo, calpestìo, dolci romori. Ah perché non son io co’ miei pastori ? Gabriele d'Annunzio

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