Il mattino
dei maghi
Introduzione al realismo fantastico
Nel 1960 uscì questo saggio ( più attuale che mai )
estraneo alla cultura dominante.
Scopo del loro libro
- come dichiarato da Pauwels
nell'introduzione -
" ... è quello di suscitare nel lettore il dubbio su ciò che lo
circonda:
una differente visione del mondo
può giungere
mettendo in relazione fatti diversi in maniera inconsueta,
o
avanzando ipotesi che siano, per quanto improbabili, fuori
dall'ordinarietà. "
Spesso nell'opera sono citate testimonianze di altri autori
o
riportate parti di racconti
come l'introduzione di The White People
del visionario scrittore gallese Arthur Machen.
Diviso in tre parti,
una dedicata alle civiltà scomparse, una al
nazismo magico e una all’uomo
Il mattino dei maghi è un
testo semplice ma che contiene un enorme potenziale:
quello di aprire
la mente del lettore verso fatti ed elementi inconsueti
fuori
dall’ordinario, impossibili a volte.
È un saggio che crea una nuova
visione del mondo che ci circonda
e lo fa con parole chiare e uno
stile che non vuole essere scientifico né accademico.
Un libro integralmente orientato a elaborare una metafisica
della coscienza collettiva:
una parte basilare
del progetto dell’organizzazione esoterica che domina il mondo.
è come una moltitudine di idee e opinioni del tutto plausibili, per non dire probabili
( almeno per una mente aperta )
siano etichettate tout court e con sufficienza come pura fantasia.
Oggi si limita la ricerca a ciò ch’è contingente,
ecco perché non siamo più in grado di replicare un’ Odissea o un Duomo di Milano.
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