Il grande albero
C'era una volta in un Paese lontano un grande albero dalle foglie
verdi.
Qualsiasi stagione fosse … l'albero restava del suo colore più
intenso
crescendo forte e rigoglioso senza badare al ritmo delle
stagioni.
Quell’albero offriva riparo e nutrimento agli uccelli nei
freddi inverni,
frescura e ristoro, ai Viandanti di passaggio durante i caldi mesi
estivi.
Era un albero molto amato da tutti nei dintorni.
Simbolo di gioia … di forza e di bellezza mai intaccata
né dal tempo né dalle intemperie.
Fu così che nel freddo inverno di quell'anno
l'albero che mai si era posto domande fino ad allora
si fece la prima : Perché ?
Perché lui non mutava come tutti gli altri alberi ?
Perché non si spogliavano le sue fronde
e il suo legno non diventava scortecciato e nodoso ?
Lì per lì non trovò nessuna risposta apparente
ma non l'abbandonò il dubbio di essere diverso.
Una mattina in cui tutto era coperto da uno spesso strato di brina
… una mattina di quelle di bianchi cristalli di gelo …
forse la prima in cui rimase solo dopo tanti anni
… secoli forse …
assorto nei suoi pensieri senza il rumore della vita che scorreva tra
le fronde
per la prima volta in tanto tempo di vita … rabbrividì.
O forse no … era la seconda.
Ma la prima non si curò dell'accaduto.
Ma la prima non si curò dell'accaduto.
Un brivido partì dalle radici e corse su fin nelle fronde
che tremarono accompagnate dalle spire del vento mattutino.
Quasi una danza che a lui sembrò solo tremore.
Lo assalì la paura.
Non erano brividi di freddo … ma la paura di essere rimasto solo
senza i Viandanti che lo salutassero e uccellini che lo
abitassero.
Cadde la sua prima foglia.
Ora … negli anni
le sue foglie che apparentemente erano come le altre
avevano invece preso la consistenza del piombo.
E proprio per questo resistevano forti e rigogliose durante gli
inverni.
Cadde quella foglia.
E il rumore fu così intenso e improvviso
che chiunque nei dintorni ebbe un sussulto e collegò
… chissà per quale motivo …
il rumore così insolito e mai risentito
a lui.
Ma nessuno ebbe a credere possibile
ciò che invece tutti avevano indovinato d’intuito.
Solo uno scoiattolo … nel letargo più letargo dei letarghi
si destò all'improvviso sorpreso e istintivamente preoccupato.
Era un piccolo scoiattolo color nocciola
che dormiva ben riparato e in silenzio
nella parte più profonda e celata del suo tronco.
Uscì all'aperto avvolto nella sua piccola coda rischiando di buscare
un malanno.
Salì fino in cima alle fronde e poi scese alle radici.
Si guardò intorno … e vide la foglia a terra tra la bianca brina.
Risalì nel cuore del tronco e sussurrò :
“
C'ero io … e non mi hai visto. C'ero io … e non mi hai
sentito.
Bastava parlare per farti ascoltare. Non serviva tutto questo
rumore.
Mi sono spaventato !
Adesso mi rimetto a dormire perché è il mio letargo ora.
“
Il grande albero non disse … ma sorrise felice.
Da quel momento iniziò finalmente a vivere rasserenato
sognando ogni notte la Terra dell’Aurora
… dove …
… dove …
… all’ombra delle sue fronde …
un Principe e una Principessa passeggiavano in silenzio tenendosi per
mano.
Al'An
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