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martedì 26 agosto 2014

Degenerazione della moneta

Degenerazione della moneta


Il Regno della Quantità e i segni dei Tempi - René Guénon

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16. La degenerazione della moneta

… si tratta della questione della moneta. Certamente, se ci si attiene soltanto al semplice punto di vista economico com’è inteso oggi, sembra proprio che la moneta sia qualcosa che appartiene interamente al regno della quantità; è del resto a questo titolo che essa svolge, nella società moderna, la funzione preponderante che tutti ben conoscono e sulla quale sarebbe evidentemente superfluo insistere. In verità, però, il suddetto punto di vista economico e l’an-nessa concezione esclusivamente quantitativa della moneta non sono se non il prodotto di una degenerazione, in definitiva abbastanza recente; inoltre la moneta ha avuto alla sua origine e ha conservato a lungo un carattere completamente diverso ed un valore prettamente qualitativo, per stupefacente che ciò possa sembrare ai nostri contemporanei.

Una osservazione facile da fare, per poco che si abbiano occhi per vedere, è che le monete antiche sono letteralmente coperte di simboli tradizionali, sovente scelti fra quelli che presentano un significato più particolarmente profondo.
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… la moneta, là dove esisteva, non poteva di per sé essere la cosa profana che più tardi è divenuta; e se lo fosse stata, come si potrebbe spiegare l’intervento di una autorità spirituale che evidentemente non vi avrebbe avuto niente a che vedere, e allo stesso modo: come si potrebbe capire che diverse tradizioni considerino la moneta un oggetto veramente colmo di una influenza spirituale, la cui azione poteva effettivamente esercitarsi in virtù dei simboli che ne costituivano il normale supporto?

… in tempi abbastanza recenti, un ultimo vestigio di questa nozione si poteva ancora trovare in alcuni motti di carattere religioso che certamente non avevano più un valore propriamente simbolico, ma che tuttavia erano come un ricordo dell’idea tradizionale ormai più o meno incompresa; dopo esser stati relegati, in certi paesi, intorno all’orlo delle monete, anche questi motti hanno finito con lo sparire completamente, ed in effetti essi non avevano alcuna ragion d’essere, dato che la moneta rappresentava ormai soltanto un segno di ordine unicamente materiale e quantitativo.

Il controllo dell’autorità spirituale sulla moneta … deve essersi perpetuato fin verso la fine del Medio Evo, cioè finché tale mondo ha posseduto una civiltà tradizionale. In effetti non ci si potrebbe spiegare diversamente il fatto che taluni sovrani, a quell’epoca, siano stati accusati di avere alterato le monete; se i loro contemporanei gliene fecero colpa, bisogna concluderne che essi non avevano la libera disponibilità del titolo della moneta, e che, cambiandolo di propria iniziativa, essi andarono al di là dei diritti riconosciuti al potere temporale.     

… riferimento particolare al caso di Filippo il Bello … e l’ipotesi di un rapporto assai stretto tra la distruzione dell’Ordine del Tempio e l’alterazione delle monete, cosa che non è difficile da capire se si ammettesse, almeno come molto verosimile, l’idea che l’Ordine del Tempio avesse allora, insieme ad altre funzioni, quella di esercitare il controllo spirituale su tale dominio.  
… è precisamente a quel momento che riteniamo di poter far risalire gli inizi della deviazione moderna propriamente detta. In qualsiasi altro caso, un’accusa del genere sarebbe stata evidentemente priva di senso; a quel tempo, del resto, il titolo della moneta non avrebbe avuto che un’importanza del tutto convenzionale, e, in definitiva, poco sarebbe importato che essa fosse costituita da un metallo qualsiasi oppure da semplice carta come in gran parte lo è oggi, in quanto ciò non avrebbe impedito di continuare a farne esattamente lo stesso uso materiale.                     
Nella fattispecie doveva quindi esserci qualcosa di tutt’altro ordine; possiamo dire di un ordine superiore, perché è solo in questo modo che quell’alterazione poteva assumere un carattere di gravità così eccezionale da arrivare perfino a compromettere la stabilità stessa della potenza reale; agendo in tal modo, infatti, quest’ultima usurpava le prerogative dell’autorità spirituale, la quale, in definitiva, è l’unica fonte autentica di ogni legittimità.

È dunque accaduto, nel caso della moneta, quanto generalmente accade per tutte le cose che, a questo o ad altro titolo, svolgono una funzione nell’esistenza umana : sono state cioè spogliate a poco a poco di ogni caratteristica sacra o tradizionale, per cui quella stessa esistenza, nel suo insieme, è diventata del tutto profana e si è infine ridotta alla bassa mediocrità della vita ordinaria quale è visibile al giorno d’oggi. 

... si è finito, in effetti, col non riuscire neppure più a concepire che la moneta sia qualcosa di diverso dalla rappresentazione di una pura e semplice quantità.
Questa degenerazione qualitativa di tutte le cose è del resto strettamente legata a quella della moneta, come lo dimostra il fatto che si è comunemente arrivati a stimare un oggetto solo attraverso il suo prezzo, considerato unicamente come una cifra, una somma, o una quantità numerica di moneta; per la maggior parte dei nostri contemporanei, in effetti, qualsiasi giudizio su un oggetto si basa quasi sempre esclusivamente sul suo costo.

… ed è così che non soltanto si stima un oggetto secondo il suo prezzo, ma anche un uomo secondo la sua ricchezza.

… un fenomeno veramente degno di nota : la moneta, dopo aver perduto ogni garanzia di ordine superiore, ha visto il suo stesso valore quantitativo, cioè quello che nel gergo degli economisti viene chiamato potere d’acquisto, ridursi senza posa, sicché si può immaginare un punto limite, al quale ci si avvicina sempre più, in cui essa avrà perduto ogni ragion d’essere, anche semplicemente pratica o materiale, e dovrà sparire quasi da sola dall’esistenza umana. 

… poiché la quantità pura si trova propriamente al di sotto di ogni esistenza, quando si spinge la riduzione alle sue estreme conseguenze, come nel caso della moneta … non ci si può che trovar di fronte ad una vera dissoluzione. Ciò può già servire a mostrare che, come dicevamo prima, la sicurezza della vita ordinaria è in realtà qualcosa di molto precario …

Il termine reale 
della tendenza che conduce gli uomini e le cose verso la quantità pura       
non può essere che
la dissoluzione finale del mondo attuale.

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