S'è liberato nel
sonno, non sa come :
forse come quando
s'affonda nell'acqua,
che si ha la sensazione che poi il corpo riverrà su da sé,
e su invece riviene
solamente la sensazione,
ombra galleggiante del corpo rimasto giù.
Dormiva e non è più
nel suo corpo;
non può dire che si
sia svegliato;
e in che cosa ora sia
veramente, non sa;
è come sospeso a galla
nell'aria della sua camera chiusa.
Alienato dai sensi,
ne serba più che gli
avvertimenti il ricordo, com'erano;
non ancora lontani ma
già staccati :
là l'udito, dov'è un
rumore anche minimo nella notte;
qua la vista, dov'è appena un barlume;
e le pareti, il
soffitto (come di qua pare polveroso)
e giù il pavimento col tappeto
e quell'uscio e lo smemorato spavento di quel letto
col piumino verde e le coperte giallognole,
sotto le quali
s'indovina un corpo che giace inerte
[ ... ]
Ma dopo tutto,
ora s'è liberato e
prova per quel suo corpo là,
più che antipatia, rancore.
Veramente non vide mai
la ragione
che gli altri
dovessero riconoscere quell'immagine
come la cosa più sua.
Non era vero. Non è
vero.
Lui non era quel suo
corpo; c'era anzi così poco;
era nella vita lui,
nelle cose che pensava, che gli s'agitavano dentro,
in tutto ciò che
vedeva fuori senza più vedere sé stesso.
Case strade cielo. Tutto il mondo.
Già, ma ora, senza più il corpo,
è questa pena ora,
è questo sgomento
del suo disgregarsi e diffondersi in ogni cosa,
a cui, per tenersi,
torna ad aderire ma,
aderendovi, la paura
di nuovo, non d'addormentarsi,
ma del suo svanire
nella cosa che resta là per sé,
senza più lui : oggetto
orologio sul comodino, quadretto alla parete,
lampada rosea sospesa in mezzo alla camera.
Lui è ora quelle cose;
non più com'erano, quando avevano ancora un senso per lui;
quelle cose che per sé
stesse non hanno alcun senso
e che ora dunque non sono più niente per lui.
E questo è morire.
[ ... ]
Sparire.
Sorpresa che si fa, di mano in
mano, più grande, infinita :
l'illusione dei sensi,
già sparsi che, a poco a poco,
si svuota di cose che
pareva ci fossero
e che invece non c'erano;
suoni, colori, non
c'erano; tutto freddo, tutto muto;
era niente; e la morte, questo niente della vita
com'era.
Quel verde ...
Ah come, all'alba,
lungo una proda,
volle esser erba lui, una volta, guardando i cespugli
e respirando la
fragranza di tutto quel verde
così fresco e nuovo !
Groviglio di bianche
radici vive
abbarbicate a succhiar l'umore della terra nera.
Ah come la vita è di
terra e non vuol cielo,
se non per dare respiro alla terra !
Ma ora lui è come la
fragranza di un'erba
che si va sciogliendo in questo respiro,
vapore ancora
sensibile che si dirada e svanisce,
ma senza finire, senz'aver più nulla vicino;
sì, forse un dolore;
ma se può far tanto
ancora di pensarlo, è già lontano,
senza più tempo,
nella tristezza infinita d'una così vana eternità.
- Pirandello -
Di sera un geranio
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