Suggerimento

Se hai ragione non hai bisogno di gridare.

S. Paolo : " Vagliate tutto e trattenete ciò che vale "
B. Pascal : " Sia il consenso della vostra ragione e non quella degli altri che vi conduca a credere "
T. de Chardin : Basta che la Verità appaia una sola volta, in una sola mente, perché nulla possa più impedire d'invadere tutto e d'incendiare tutto "
Di mio sento solo di aggiungere che : la Verità non necessita di essere sostenuta da proselitismo ... bensì ... essere semplicemente enunciata e testimoniata.
Essa è sempre coerente con sé stessa e trova per sua stessa natura quale sia il modo opportuno e la circostanza più adatta per rivelarsi.
E' solo questione di tempo.

Da considerare anche che, una volta conosciuta, la Verità rende sicuramente liberi, ma, in alcune circostanze, niente affatto sicuri.

SAPERE AUDE !

ET SI OMNES EGO NON

domenica 6 settembre 2015

Babbo

Babbo


N’è passato di tempo 
dall'ultima volta che ho potuto udire la tua voce.

6 Settembre 2010

Una lunga sofferenza e una lenta agonia 
ma sei rimasto la roccia di sempre sino all’ultimo istante : 
forte … fedele … sincero … e vero. 
_____________________________ 

Piena notte … una telefonata 
e l’inevitabile richiamo si è materializzato. 
Una lunga corsa in auto a velocità sostenuta 
per vedere manifestarsi sul tuo viso il sonno dei giusti. 

Commosso … ho sfiorato più volte il tuo viso.
Quante carezze avevo da restituire ! 

Ho adagiato parole di conforto nel tuo residuo udire
mentre le mie mani impotenti stringevano con dolcezza le tue. 
E lo facevo dominando il dolore che attanagliava l’anima. 

Confortava il pensiero 
di saperti da quel momento lontano soltanto all’apparenza. 
Di saperti in cammino verso il Luogo in cui chi precede 
viene a prendersi cura di chi giungerà a sua volta all’approdo. 

Confortava il pensiero che col tempo si sarebbe attenuato il dolore 
e che avrei potuto continuare a parlarti però in altro modo. 
________________________________________________ 

Senza di te non sarei mai diventato l’uomo che sono 
… e per questo … 
ho una sola persona da dover ringraziare. 

Ho realizzato una solida base crescendo con i tuoi valori. 
E sono contento di averlo fatto 
apprendendo le lezioni di vita che mi hai insegnato 
e che nessuno potrà mai portarmi via. 

Sii schivo … povero magari … ma sempre acculturato. “ 
Me lo ripetevi in ogni opportuna occasione. 

Sono stato il tuo primo figlio 
… e seppure ancora troppo giovane forse … 
presi a suo tempo la mia strada
sapendo che saresti rimasto comunque 
un punto di riferimento irrinunciabile e prezioso del mio mondo. 

E così è stato. 

Babbo 

Quante immagini mi tornano adesso alla mente quando pronuncio il tuo nome. 
A volte sento chiaramente la tua voce. 
Ma quando mi giro o apro gli occhi dal sonno per poter scorgere il tuo viso 
fatalmente quel suono si estingue. 

Potessi tornare indietro nel tempo 
mi piacerebbe poterti dire che fra tutti i padri ancora su di te cadrebbe la mia scelta. 
Nessuno potrà prendere quel posto nel mio cuore. 

I tuoi sorrisi sono stampati nella mia mente 
così come nel cuore il ricordo delle tue rinunce e dei tanti sacrifici
fatti per rendere noi figli contenti ed appagati. 

C’è un vuoto enorme adesso. Una ferita che dovrà cicatrizzare. 
Ma lo sento il tuo incoraggiamento di non perdere tempo sul lutto. 
Continuare invece a vivere ed amare. 

Un giorno ti vedrò di nuovo. Ne sono più che certo. 

Lo sapevi anche tu che il movimento è l’amore della materia
ma che per noi uomini l’Amore è andare altrove. 

Ne parlavamo spesso :
la vita in sostanza non è che finzione e illusione. 
Soltanto barriere ingannevoli 
lungo le strade che convergono verso l’unica Meta. 

Sei stato in un corpo che non ha più respiro 
e che adesso se ne sta docilmente adagiato in attesa nella nuda terra. 

Il Signore non dimentica la Sua misericordia 
e con il Suo consenso … coccolati tra le Sue braccia 
torneremo ancora una volta a respirare. 
_____________________________________________

Mi parlavi spesso della tua fanciullezza. 
Per questo mi sento di trascrivere quel tuo personalissimo ricordo 
… di quando bambino … 
affacciato da una piccola finestra 
leggevi sulla targa di pietra sovrastante l’ingresso del vigneto
quelle parole rimaste scolpite anche nel tuo animo :

Vigna gentil che tanta ambrosia meni 
Produci sempre in bella foggia e nuova 
Nuovi fior, nuovi frutti e nuove fronde 
Né pigro gel, né tempestosa piova 
Ti danneggi giammai, né mai ti sfrondi 
E il tuo signor nella sua età più vecchia 
Possa del vin tuo ber con la secchia. 

Ad ogni brindisi ne sorridevamo tutti insieme declamandoli. 
Perché riguardo al vino … se ne beveva con sobrietà.
Sempre di quello buono però. E soprattutto fatto con l’uva.

Arrivederci Babbo. 

Riposa sereno nella Luce che illumina i Mondi.

Nessun commento: