Suggerimento

Se hai ragione non hai bisogno di gridare.

S. Paolo : " Vagliate tutto e trattenete ciò che vale "
B. Pascal : " Sia il consenso della vostra ragione e non quella degli altri che vi conduca a credere "
T. de Chardin : Basta che la Verità appaia una sola volta, in una sola mente, perché nulla possa più impedire d'invadere tutto e d'incendiare tutto "
Di mio sento solo di aggiungere che : la Verità non necessita di essere sostenuta da proselitismo ... bensì ... essere semplicemente enunciata e testimoniata.
Essa è sempre coerente con sé stessa e trova per sua stessa natura quale sia il modo opportuno e la circostanza più adatta per rivelarsi.
E' solo questione di tempo.

Da considerare anche che, una volta conosciuta, la Verità rende sicuramente liberi, ma, in alcune circostanze, niente affatto sicuri.

SAPERE AUDE !

ET SI OMNES EGO NON

sabato 19 dicembre 2015

Il Castello

Il Castello
Rocca Calascio


Da lontano sembrano solo macerie di sassi
le vecchie rovine addormentate sulla roccia.
Forse perché quelle pietre sognano ancora antichi misteri 
conservati nelle oscure profondità della storia. 

Sembrano scolpiti da una forza arcana quegli antichi massi.
La forza invisibile del vento unita al tocco abrasivo della rena
ancora oggi continua a sferzare quelle forme.

Salivo verso di loro
attraversando erbacce e rovi di un antico sentiero
battuto in quei tempi lontani da cavalieri in sella ai loro destrieri.

Finalmente raggiungo l’aspra vetta e il suo pianoro.
Il cuore batte forte in gola … non solo per la lunga salita.
È meraviglia quella che provo
percependo quei bastioni somiglianti alle mie ossa.

Dovevano essere state forti le porte e le pareti così spesse.
Così alte e lisce … che nessuno … se non gli uccelli
avrebbero potuto scavalcarle per entrare.

Scale cadute. Pavimenti crollati. Labirinti di pietra.
Resti di torrette
dalle quali poter controllare la pianura sottostante.

L’antica cittadella adesso è stravolta.
Le sue gallerie segrete … messe a nudo.
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Da secoli il castello si è adagiato esposto all’acqua e al vento.
Nulla è rimasto tranne quei sassi resi testimoni
per condividere con chi sa ascoltare la storia che ha da raccontare.

Tremano ancora un po’ le gambe quando tocco il muro.

Nella mente sgombra dai pensieri tutto avviene all'improvviso
come quando sorge l’alba e inizia a fare giorno.

Non ricordo la durata di quella percezione.

Sento suonare una musica allegra e il vociare di una festa.
Sembrano profumi
quelli che provengono da dietro un portone di legno
macchiato e consunto dagli attacchi del Tempo.

Neppure il tempo di attraversare quella soglia
che ad un tratto la musica cessa
e dalle antiche rovine si diffonde il crollo di una pace.

Sento uno sfoderare di spade … e grida di guerra mi circondano.
Sento le urla di bambini impauriti
e i sussurri tranquillizzanti delle madri in lacrime. 

Un flash luminoso balena dalla lama di una spada
lampeggiando davanti ai miei occhi.

Accecato … arretro e inciampo.
Dietro di me
sento uomini cadere tra il fragore dell’acciaio.

Il tempo di rialzarmi e distanziarmi
… e ancora una volta …
una lama velata di sangue lampeggia davanti agli occhi.

L’orrore e il disgusto della guerra afferra la mia mente.
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Mi riprendo.
Il fragore dell’acciaio si è dissolto
e l’affanno torna ad essere respiro.

Un ultimo sguardo a quelle rovine
e mi avvio a ritroso sullo stesso sentiero per scendere a valle.
C’è calma tutt’attorno ai piedi della collina.
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