Marco Manilio
( Poema sugli
Astri )
"
Chi potrebbe conoscere il cielo se non
per dono del cielo,
e trovare Dio, se non chi partecipa
della divinità ?
E questa vastità della volta che si
estende senza fine,
e le danze degli astri e i
fiammeggianti tetti del cielo,
e l’eterno conflitto dei pianeti
contrapposti alle stelle,
chi
potrebbe discernere e racchiudere nell’angusto petto,
potrebbe discernere e racchiudere nell’angusto petto,
se la natura non avesse dato alla mente
occhi così potenti
e non avesse rivolto a sé
un’intelligenza ad essa affine,
e non avesse ispirato un compito così
alto,
e non venisse dal cielo ciò che ci chiama al cielo,
per partecipare ai sacri riti ? "
e non venisse dal cielo ciò che ci chiama al cielo,
per partecipare ai sacri riti ? "
Astronomica (II, 115-125)
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"Liberate i
vostri animi, o mortali, alleviate gli affanni,
svuotate la vita
di tanti, inutili lamenti.
I fati reggono il
mondo, tutto è determinato da leggi precise,
e le lunghe età
sono segnate da vicende prestabilite.
Nascendo moriamo e
la fine dipende dall’inizio. "
Astronomica
(IV, 12-16)
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