Veli orientali
Suheila
Lo scorso Giovedì la giornata si è protratta oltre il previsto
… imponendo al sottoscritto e ai miei due soci …
il proseguo di una lunga riunione pomeridiana
da un tavolo d’ufficio a quello di un locale un po’ particolare.
Ospitati da un Cliente importante
non è stato possibile sottrarsi all’invito a cena
vista la delicatezza e l’urgenza degli argomenti in discussione.
. . .
Molto bello e curato l’ambiente. Orientaleggiante.
Chef e cucina però … rigorosamente nostrana.
Un’orchestrina suona con discrezione. Musiche etniche direi.
Uno solo il pensiero nella mente :
“
Max alle 23.00 saluto tutti e me la squaglio.
Domattina levataccia. Nel caso se la vedranno loro “
Domattina levataccia. Nel caso se la vedranno loro “
Più che ottima la cena e straordinario il vino.
Parole e assaggi vari ... tagliata e carpacci
per non dire verdure … e parole ... e vino ... e formaggi.
Strategie e proposte … addolcite da tortini e dessert.
Grappa stravecchia-vecchia per sancire il tutto.
Si va verso la mezzanotte e la stanchezza inizia a farsi sentire.
Tento di congedarmi con un sorriso
facendo presente l’esigenza di dovermi alzare presto l’indomani.
Ho un impegno a Verona … e vorrei essere lucido.
😊
Annuiscono i soci ricambiando lo sguardo d’intesa.
“
Ma come ? Se ne va proprio adesso che viene il bello della serata
?
“
“ Vi ho portato qui proprio per questo ! “
Un inaspettato abbassamento delle luci nel locale ci coglie di
sorpresa.
L’accensione sincronizzata di fiaccole sapientemente disposte
inizia a rischiarare nuovamente il locale rendendolo ancora più
suggestivo.
Un tenue profumo d’incenso inizia a propagarsi.
La cosa a quel punto m’incuriosisce. Mi arrendo e torno a sedere.
Musica orientale con toni questa volta sostenuti.
Sbuca all’improvviso quasi fosse comparsa dal nulla.
È bellissima.
Danza sinuosamente
avvolta soltanto da veli d’Oriente.
Le sue mani accarezzano la penombra e poi le lunghe braccia.
Danza flessuosamente … tra luci di fiaccole fioche.
Si spande ad ogni passo il suo profumo
mischiato alla delicatezza dell’incenso.
Simile a un felino affascinante
chissà per chi lei veramente danza.
Come una duna soffice e assolata
si è trasformato il tempo nella grande stanza.
E lei … instancabilmente … danza.
Il frutto di mistiche armonie intreccia le movenze
guidando i passi delle affusolate gambe.
Transiti da ipnosi
s’innalzano tra il tintinnio degli amuleti.
Nel contemplare in lei l’origine e la fine
la mia immobilità sembra estasiata.
Una dolcissima perfidia
si è materializzata in quelle forme.
Si mimetizza amabilmente il Male
accalappiando e confondendo i sensi !
È lei la nuova Salomé
dal cuore fatto d’onice e fluido sangue di disciolta pece.
Scuoto Alioth ... e mi riprendo 😇
. . .
Sono quasi le 2.00 del mattino quando rincaso.
Non immaginavo.
È stata davvero un’emozione suggestiva
vivere il fluire di quelle magiche musiche
interpretate e trasformate sublimemente in gesti da
regalare a sguardi sedotti
da quel … diciamo … attraente ombelico libanese.
da quel … diciamo … attraente ombelico libanese.
Suheila il suo nome.
Che mi hanno spiegato significa morbida … delicata.
Non ho avuto riscontri oggettivi dal tatto ma la vista confermava.
😁
Grazie per la cena Cummenda ! A buon rendere !
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Contrariamente alle mie abitudini
il giorno successivo durante l’arco della giornata
ho bevuto 4 … dico … ben 4 caffè !
I primi
2 in
autostrada nel viaggio d’andata.