Un Paese di servi può immaginare soltanto nuovi padroni
... e per quieto vivere ...
accetta e si accontenta di quelli che ha.
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E più affettuoso onore gli era venuto, nei giorni della liberazione,
dal suo rifiuto di far parte del gruppo di signori napoletani
prescelti per offrire al Generale Clark le chiavi della città.
Del qual rifiuto si era giustificato senza alterigia, con semplice garbo,
dicendo che non era costume della sua famiglia
offrir le chiavi della città agli invasori di Napoli,
e che egli non faceva se non seguir l'esempio di quel suo antenato,
Berardo di Candia,
che aveva rifiutato di rendere omaggio al re Carlo VIII di Francia,
conquistatore di Napoli,
sebbene anche Carlo VIII avesse, ai suoi tempi, fama di liberatore.
« Ma il generale Clark è il nostro liberatore ! »
aveva esclamato Sua Eccellenza il Prefetto,
che per primo avuto la strana idea di offrire le chiavi della città al
Generale Clark.
« Non lo metto in dubbio »
aveva risposto con semplicità cortese il Principe di Candia
« ma io sono un uomo libero, e soltanto i servi hanno bisogno di essere
liberati. »
Tutti si aspettavano che il Generale Clark,
per umiliare l'orgoglio del Principe di Candia, lo facesse arrestare,
com'era usanza nei giorni della liberazione.
Ma il Generale Clark lo aveva invitato a pranzo e lo aveva accolto con
perfetta cortesia,
dicendosi lieto « ...di conoscere un italiano che aveva il senso della dignità. »
dicendosi lieto « ...di conoscere un italiano che aveva il senso della dignità. »
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È la civiltà moderna, questa civiltà senza Dio
che obbliga gli uomini a dare una tale importanza alla loro pelle.
Oramai solo la pelle conta.
Non c’è che la pelle di sicuro, di tangibile, d’impossibile da negare.
E’ l’unica cosa che possediamo, che sia nostra.
La cosa più mortale che ci sia al mondo.
Solo l’anima è immortale, ahimè ! Ma chi se ne importa dell’anima ?
È solo la pelle che conta. Tutto è fatto di pelle umana.
Persino le bandiere degli eserciti sono fatte di pelle umana.
Non ci si batte più per l’onore, per la libertà, per la giustizia.
Ci si batte per la pelle, per questa sporca pelle.
- Curzio Malaparte -
La pelle
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