Suggerimento

Se hai ragione non hai bisogno di gridare.

S. Paolo : " Vagliate tutto e trattenete ciò che vale "
B. Pascal : " Sia il consenso della vostra ragione e non quella degli altri che vi conduca a credere "
T. de Chardin : Basta che la Verità appaia una sola volta, in una sola mente, perché nulla possa più impedire d'invadere tutto e d'incendiare tutto "
Di mio sento solo di aggiungere che : la Verità non necessita di essere sostenuta da proselitismo ... bensì ... essere semplicemente enunciata e testimoniata.
Essa è sempre coerente con sé stessa e trova per sua stessa natura quale sia il modo più opportuno e la circostanza più adatta per rivelarsi.
E' solo questione di tempo.

Da considerare anche che, una volta conosciuta, la Verità rende sicuramente liberi, ma, in alcune circostanze, niente affatto sicuri.

SAPERE AUDE !

ET SI OMNES EGO NON

Salite differenziate

Per " salire " la bugia usa l'ascensore, la verità invece si serve delle scale.
È vero che così impiega più tempo, ma quando arriva è sempre devastante. 

Testo scorrevole

► Solo chi porta in sé l’Impronta si riconoscerà a vicenda. Segno lampante d’identificazione lasciato dalle cicatrici del Passato.

venerdì 7 ottobre 2016

La Patria e i traditori

La Patria e i traditori


All'Italia

O patria mia, vedo le mura e gli archi
E le colonne e i simulacri e l'erme
Torri degli avi nostri,
Ma la gloria non vedo,
Non vedo il lauro e il ferro ond'eran carchi
I nostri padri antichi. Or fatta inerme,
Nuda la fronte e nudo il petto mostri.
Oimè quante ferite,
Che lividor, che sangue ! oh qual ti veggio,
Formosissima donna ! Io chiedo al cielo
E al mondo: dite dite;
Chi la ridusse a tale ? E questo è peggio,
Che di catene ha carche ambe le braccia;
Sì che sparte le chiome e senza velo
Siede in terra negletta e sconsolata,
Nascondendo la faccia
Tra le ginocchia, e piange.
Piangi, che ben hai donde, Italia mia,
Le genti a vincer nata
E nella fausta sorte e nella ria.

- Giacomo Leopardi -


" Una nazione può sopravvivere ai suoi imbecilli
ed anche ai suoi ambiziosi,
ma non può sopravvivere al tradimento dall'interno.
Un nemico alle porte è meno temibile
perché mostra i suoi stendardi apertamente contro la città.
Ma per il traditore che si muove tra quelle, la porta è aperta,
il suo mormorio
si sposta dalle strade alle sale del governo stesso.
Perché il traditore non sembra un traditore.
Parla una lingua che è familiare alle sue vittime
ed usa il loro volto e le loro vesti,
appellando alle profondità del cuore umano.
Marcisce il cuore di una nazione;
lavora in segreto come un estraneo nella notte,
per abbattere i pilastri della nazione,
infetta il corpo politico in modo inesorabile. "

- Marco Tullio Cicerone -

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