Breve storia della Verità - 4
Difesa e Contrattacco
Chi ama, però, la verità, non si lascia intimidire,
come il bimbo nella favola di Andersen.
I re nudi sono oggi una fiumana,
ma solo chi sa di esser libero è in grado di gridarlo, tante volte
quante sia necessario.
Cominciamo con la verità per sé.
Essa non è semplice conoscenza; questa ne è solo il primo stadio.
Il secondo è l’intelligenza,
cioè il capire che due o più elementi di conoscenza già acquisiti,
e che sembravano sconnessi,
in realtà fanno parte dello stesso insieme.
Chi fa una tale esperienza
si sentirà sempre meno invogliato a cercare soddisfazioni a livello
animale o vegetativo :
userà queste nuove scoperte come piattaforme di lancio per altre,
sempre nuove,
in un crescendo di gioia intellettuale inesauribile e del tutto
incomunicabile,
ma divisibile con chi ne ha fatto delle simili, anche se in campi
diversi.
Il terzo stadio nell’avanzata verso la verità è la
sapienza,
cioè l’avvertire che le verità possedute e da possedere formano una
gerarchia,
e che quanto più alto è il livello raggiunto,
tanto più comprendente diventa l’intelligenza del resto.
Il triplo progresso di conoscenza-intelligenza-sapienza,
una volta cominciato, non finisce più.
Ci si rende sempre più conto che quanto più si conosce tanto più si
ama,
così progredendo verso un fine oltre questo mondo.
Ecco quello che sembra perduto.
Cosa può fare chi intravede ciò che da sempre cerca,
ma senza aver ricevuto i mezzi per ottenerlo ?
Pietas
Il punto di inizio nel restaurare l’ordine perduto non può che partire
da sé,
e non può che esserne la conoscenza.
Ma non si dà piena conoscenza di sé senza la virtù della pietà,
confusa dai più con la devozione, specialmente religiosa,
e per estensione con la bigotteria.
La pietà è la virtù che sovrasta la giustizia
quando il dovuto eccede le possibilità del debitore nella natura delle
cose.
Si articola in tre componenti :
Pietà filiale,
cioè il rispetto per i genitori, datori della vita, impagabile su
questa terra;
Patriottismo,
cioè rispetto per i componenti la stessa cultura,
che include accettare il passato, con le sue glorie ma anche con le sue
vergogne;
Religione,
cioè rispetto per il Creatore,
sola attitudine che permette di essere penetrato dai sette livelli di
essere,
tanto nel loro insieme (ammettere di essere radicalmente creatura)
quanto singolarmente,
da quello della materia a quello divino
passando dal vegetale, animale, umano, angelico e santificante
(grazia).
La pietas
conduce verso un’intelligenza sempre più profonda di sé stesso e del
mondo circostante,
e pertanto ad una sempre maggiore capacità di vaglio di teorie
proposte come vere da chi opera nell’ordine cosmico.
La pietà fa notare che nel bel mezzo del caos che caratterizza il mondo
moderno,
quattro realtà rimangono fisse ed immutabili :
a) la filosofia scolastica; b) la dottrina cattolica; c)
il suolo e d) la tecnologia.
Qui ci occuperemo solo della prima.
Nonostante secoli di improperi ed epiteti avvilenti,
la filosofia delle Scuole mantiene la sua vitalità intatta.
È ancora capace di ordinare e definire,
scoprendo così le confusioni, separazioni e riduzioni che piagano il
pensiero moderno;
e può ancora ridurre a sillogismo qualunque ragionamento,
confermandolo nel vero se obbedisce le regole della logica,
o sbugiardandolo nel caso contrario.
Non è necessario un trattato per dimostrare tutto ciò; pochi esempi
basteranno.
Avendo confermato che la filosofia esiste per arrivare alla verità
delle cose,
applichiamone i princìpi all’economia, la medicina, la fisica e il
femminismo.
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