Passato bene le Feste ?
Mi fa piacere pensare che la risposta possa essere positiva.
Adesso però
occhi aperti e drizzate le antenne : ci provano ancora.
occhi aperti e drizzate le antenne : ci provano ancora.
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« La post-verità è uno dei motori del populismoed è una minaccia che grava sulle nostre democrazie »
ha sottolineato Pitruzzella,
« ... siamo a un bivio :
dobbiamo scegliere se vogliamo lasciare Internet così com’è, un Far West,
oppure se imporre regole in cui si tiene conto che la comunicazione è cambiata ».
« Io ritengo che dobbiamo fissare queste regole e che spetti farlo al settore pubblico. »
Per Pitruzzella
questo monitoraggio della Rete non si tradurrebbe in una censura
perché la gente « continuerebbe a usare un Internet libero e aperto »
ma beneficerebbe della presenza di un’entità « terza - indipendente dal governo -
pronta a intervenire rapidamente se l'interesse pubblico viene minacciato. »
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Anche nel mondo scientifico mica si scherza.
Ecco perché è giusto confutarlo.
Anche nel mondo scientifico mica si scherza.
Ecco perché è giusto confutarlo.
[...]
E se è estremamente irritante l’arroganza dell’ignorante
che vuole pontificare su ciò che non conosce,
lo è molto di più quella di chi,
in nome della indiscussa superiorità di preparazione nell’argomento,
vuole imporre i propri convincimenti e la propria visione del mondo
barando nel presentare le argomentazioni.
Anche "chi non ha studiato"
è in grado di riconoscere questo atteggiamento, e poi ne trarrà le conseguenze,
la prima delle quali è una profonda diffidenza nei confronti del mondo scientifico tutto.
E' un po' quello che succede nel dibattito sul web e la post-verità :
i cittadini ormai hanno capito quante bufale, letture di parte, censure,
sono state propinate dai grandi media, giornaloni e tv.
E oggi, grazie alla grande libertà offerta dalla rete,
vogliono un'informazione senza mediazioni, o con mediazioni scelte dal lettore stesso.
E' un comportamento che include il rischio di informazioni sbagliate, certamente.
Ma a questo rischio si risponde solo con un di più di impegno e generosità
da parte di "chi ha studiato", come scrive lei.
Non certo con un arroccamento sprezzante nella propria piccola torre d'avorio.
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... in 1984 di Orwell c’è il ministero della Verità,
che si prefiggeva per l’appunto di avere il monopolio sulla verità nel dibattito pubblico
e purtroppo serviva a propagandare bugie.
Dovremmo tenere ben presente questo scenario
perché è il primo rischio di un’operazione di questo tipo,
dove qualcuno pretende di avere il monopolio della verità.
[...]
... la bugia ha un valore diagnostico e rivelatore :
una bugia scoperta ci dice sul suo autore molte cose.
Chi mente ha sempre buoni motivi per farlo.
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Uno solo sarebbe il compito di un simile ministero :
riscrivere interi capitoli della la Storia.
Quelli veri.
E la verità fulmina chi osa guardarla in faccia. »
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