Verso un’omologazione che sa di regressione storica
Nella patria di Elias Lonnrot è accaduto che
quanto promesso, pianificato e deciso ancora un paio di anni fa
dall’Istituto nazionale per l’educazione,
questo autunno sia effettivamente divenuto realtà.
Già dal corrente anno scolastico infatti,
nella scuola primaria finlandese non si impara più a scrivere in corsivo
ma soltanto in stampatello,
in quanto strumento graficamente più semplice e più veloce da apprendere,
oltre che più adattabile e familiare per l’uso di pc, tablet e smartphone.
Addio per sempre alla grafia individuale
( e quindi alla società finlandese del futuro ),
addio alle belle ed eleganti
( ma anche alle brutte e sgraziate ) scritture personali
che tanto contraddistinguono ognuno di noi e la nostra personalità
fin da bambini, sui banchi di scuola.
[...]
Siamo di fronte all’ennesimo caso di provvedimento subdolo e irreversibile
che assottiglia sempre più i nostri spazi di libertà,
intromettendosi perfino nel nostro modo di scrivere e di tenere la penna in mano,
cosa che dovrebbe rappresentare, anche simbolicamente,
un vero e proprio baluardo di libertà.
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