L'aquario globalista
Le palme nascono ove la natura ha creato loro le condizioni ambientali per crescere.
Non sono le piante a determinare l’habitat di un sito,
ma è l’habitat (altitudine, latitudine, clima)
a stabilire quali di esse possano proliferarvi o meno.
E L’habitat di un determinato luogo non lo stabilisce l’Uomo,
che ne è un prodotto a sua volta, ma lo stabilisce la Natura.
Non è un caso che per comporre gli acquari
si usino piantine di plastica
compatibili con le razze dei pesci che vi si vogliono inserire,
regolando altrettanto opportunamente la temperatura dell’acqua,
il cibo da propinargli, la quantità di luce da offrirgli.
Ma sono acquari domestici, appunto, non sono una pubblica piazza a cielo aperto
per il mantenimento della quale i cittadini pagano fior di quattrini.
[...]
Governi ben più avveduti e progrediti di quello attuale,
in passato, si spesero in avveniristiche opere di riforestazione
volte rimpinguare di abetaie delle nostre montagne
proprio per garantire un futuro di salubrità ambientale alla propria popolazione;
e lo fecero secondo parametri scientifici di rimboschimento
tuttora citati ai più alti livelli enciclopedici
(Monte Giano, Monti Simbruini, abetaie di Pescopennataro).
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Come non condividere il concetto ?
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