Il dopo e il prima
[...]
In realtà questo aspetto non mi preoccupava affatto,
almeno così pensavo;
invece, forse, era un condizionamento inconscio,
ma tante volte mi sono trovata, poi, a chiedermi
se tante reazioni post-trapianto
non fossero dovute alla parte di un’altra persona che oggi è dentro di me.
So che le correnti di pensiero in merito sono contrastanti :
alcuni medici sostengono che gli organi non hanno memoria
per cui non c’è un condizionamento diretto tra il donatore e il trapiantato,
altri sostengono che scientificamente dovrebbe essere così, ma che,
di fatto, cosa accade realmente, caso per caso, in ogni organismo,
sia per gli aspetti fisici che psicologici,
questo non sono in grado di dimostrarlo.
[...]
- Emanuela Mazza -
QUANDO TI SVEGLI
Storia di un trapianto di fegato
Armando Editore
pg. 48/49
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la donazione dei
propri organi
è vincolata da un
consenso o da un diniego dichiarato
espresso dal soggetto quando è in vita.
espresso dal soggetto quando è in vita.
La stragrande
maggioranza degli individui però
sa poco o nulla riguardo l’espianto a cuore battente.
Ciò premesso
personalmente rispetto e stimo la scelta di chi
- in piena conoscenza e coscienza -
- in piena conoscenza e coscienza -
dona parti del proprio corpo per salvare un altro essere umano.
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Tuttavia ...
“ Il pericolo più grave per
la libertà
risiede nella continua e silenziosa erosione
dei diritti del singolo
di cui non ci si accorge
perché profondamente nascosta
nell’ovvietà del sacrificio.
Come quello richiesto, tacitamente,
di
cedere il proprio corpo agli esperimenti
della scienza,
in nome del progresso. “
Scrisse nel 2008 :
“ La
Chiesa ha commesso un tragico errore
dando il massimo
incitamento ai trapianti
perché in pratica
ha annullato il significato di unicità della persona
… di fatto ha
annullato il significato della morte.
Ha tolto così le
basi stesse dalle quali sono nate le religioni
e soprattutto le
basi del cristianesimo. ”
“ L’Uomo
ha perduto il diritto a questa definizione
e si è consegnato
al potere di una commissione
di pochi sostituti
della onnipotenza di chi governa …
Le conseguenze
della perdita del sapere sulla morte
sono devastanti e
comportano l’annientamento dell’individuo.
Annientamento di
fronte ai medici, di fronte allo Stato,
di fronte al
possesso di sé stesso
e della sicurezza
di poter vivere in mezzo agli altri. “
- Ida Magli -
I TRAPIANTI - OMICIDI DI STATO
Il Giorno 31 Ago 1999
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E se la realtà imprevista si manifesta a posteriori
e non corrisponde a quella acclarata ?
La notizia
Inoltre sembrerebbe che ...
il cervello del paziente deceduto continui a funzionare per otre 10 minuti.
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