Il mondo nuovo che avanza
L'omologazione della democrazia
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Viviamo in uno strano mondo,
in cui un genitore insegna ai propri figli quelli che considera valori sani e inviolabili :
il rispetto della Costituzione, della democrazia come espressione della sovranità.
Gli spiega che quando avrà 18 anni potrà votare, scegliere il partito che più lo rappresenta.
Gli racconta che in Parlamento si approvano le leggi e gli spiega cos’è un Paese.
Gli racconta che in Parlamento si approvano le leggi e gli spiega cos’è un Paese.
A scuola, questo bambino, studia i confini e la storia,
coltiva un’identità e scopre le proprie radici familiari e nazionali.
Cose normalissime. Un tempo.
Già perché quando compirà 18 anni
si accorgerà improvvisamente che quella realtà e quei valori,
costati milioni di vite ai tempi della Seconda Guerra Mondiale, non valgono più
e se proverà a rivendicarli verrà trattato come un eretico,
anzi come un pericoloso populista.
Non capirà più nulla o forse capirà fin troppo bene
cosa significano il conformismo, le pressioni sociali, l’omologazione.
Quel mondo, purtroppo, non è ipotetico ma sempre più reale,
un mondo in cui principi elementari, anzi fondamentali,
come democrazia e sovranità popolare sono considerati scomodi
o vengono ridotti a feticci sull’altare della mondializzazione.
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" L'omo s'empiccia Eccellenza "
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