Una piccola perla
La osservo.
Adagiata nel palmo della mia mano
la piccola perla sprigiona il suo caldo bagliore.
Proviene dal suo interno quel chiarore
come l’impulso trepidante scaturito dal cuore che la porse.
Sembra un chicco deposto nel desco
pronto a tramutarsi in cibo da offrire all’anima che osserva.
Accarezza e scalda il ricordo quel raggio luminoso.
È bianca la piccola perla
come la sincerità di un passato lontano che adesso guardo con un certo
disincanto.
È perla e non diamante. Non si può frantumare.
È perla e non silenzio. Perciò non può tacere.
È perla e non colomba. Perciò non può morire.
La osservo ancora mentre tra le ciglia scivola un pensiero.
E rivedo la perla gemella
che oscilla sul lobo di un fragile corpo di donna.

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