Pensiero caustico Feltriano
[...]
Algoritmo è la versione azzimata e postmoderna di cultura,
e a differenza di quest’ultima,
che ha sempre l’aria di avere un parruccone in testa,
è riverita da qualsiasi stronzetto su internet.
Se uno dicesse :
« Applicando il mio algoritmo,
che adesso non vi spiego perché non ci capireste niente,
e non ho qui la lavagna, il cancro sarà debellato »,
tutti lo prenderebbero sul serio.
La colpa dei rimedi antichi e preventivi,
quale il latte di capra dei pastori sardi o il tumore bollito di betulla dei kulaki russi,
è quella di non avere il bollino fornito viceversa all’algoritmo :
infatti esso è diventato ormai il dogma laico, sigillo della verità,
garanzia di bene e persino di bellezza.
È l’equivalente della prova del nove delle elementari
della mia fanciullezza priva di alghe e algo.
[...]
La storia che ho appreso non è consolante, poiché i guai causati
da chi ha inventato e applicato gli algoritmi più famosi e premiati della storia,
si allungheranno ancora per chissà quanto.
Ma almeno il loro fiasco ci ha consentito di sollevare un tombino
dalla rete fognaria in cui ci avevano ingabbiato.
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