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martedì 20 febbraio 2018

Concorsi a premi e rifiuti silenziosi

Oltre i 500 Euro la beffa

[...]
I Monopoli resistono sostenendo che non si tratta di una nuova imposta
ma di un diritto dello Stato a trattenere il 6% sulle vincite superiori a 500 euro
e quindi non c’è alcuna duplicazione.
I giudici di merito di entrambi i gradi rigettano i ricorsi del contribuente.
In particolare, secondo la Ctr, il diniego dell’amministrazione è legittimo perché :
i Monopoli hanno la facoltà, con propri decreti dirigenziali,
di introdurre nuovi giochi, indire nuove lotterie, anche ad estrazione istantanea,
di adottare nuove modalità di gioco del lotto
e variare l’assegnazione della percentuale della posta in gioco a montepremi
ovvero delle vincite in denaro al fine di aumentare il gettito.
La natura giuridica del diritto stabilito dal decreto dirigenziale
non è dissimile dalla “quota di prelievo”, ovvero dalla parte di introito
derivante dall’esercizio di giochi numerici che lo Stato trattiene per sé
con la sola differenza che il diritto del sei per cento è conteggiato
non sulle somme raccolte a titolo di gioco
bensì sulle porzioni di vincita eccedenti 500 euro ...

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Chi lo disse non ricordo ma aveva ragione :
Giochi vari e Lotterie
... ovvero ...
le tasse sui fessi.


Il fesso, in generale, è incolto per stupidaggine.
Se non fosse stupido
capirebbe il valore della cultura per scacciare i furbi.

- Prezzolini -

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