L'istante: questo sconosciuto
L'angosciante dilemma del Tempo
[...]
L'uomo tribale non era ossessionato da questo problema
ma per gli abitanti dell'era informatica è diventato un incubo.
Si parla di tempo libero
( “ Il padre adottivo della stupidità ” per Ennio Flaiano ),
( “ Il padre adottivo della stupidità ” per Ennio Flaiano ),
del fatto che sia denaro,
del suo valore esistenziale e di altre caratteristiche;
di certo ogni giorno combattiamo con la nostra vita contro il suo
scorrere.
[...]
Pagine da meditare. Anche per certe intuizioni :
“ L'angoscia è la paura dell'istante ”, (p.45)
“ Se tra la noia e il cinismo ci fosse una vera simmetria,
semplificando potremmo dire che la noia è un cinismo di ritorno”
(p.67).
O ancora, con parole che mostrano un aspetto del tempo sovente sottovalutato
:
“ Tutto è serio, e di conseguenza nulla lo è.
Le nostre agende dell'anno scorso,
con i loro defunti appuntamenti e tutte le crucialissime incombenze che
ci agitavano,
rendono una malinconica testimonianza dell'insignificanza generale ” (p.180).
rendono una malinconica testimonianza dell'insignificanza generale ” (p.180).
Armando Torno
Il Sole 24 Ore
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Adesso ... prima ... dopo
è solo un'illusione che ci hanno messo in testa ?
E se invece fosse l'attimo pienamente vissuto il Presente perenne
la dimensione vera e il senso dell'Eternità
che lo scorrere illusorio del Tempo lambisce soltanto ?
E la morte allora ? Come la si spiegherebbe ?
E se fosse anche quella soltanto una sequenza
degli attimi di un " processo di trasformazione " ?

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