Sensazioni e immagini di un mattino di mezza Estate
Uscendo all’alba
Tutto è ancora silenzioso nell’alba inoltrata che avanza sempre più spedita.
Una brezza appena accennata smuove dal torpore il filare di pioppi
che nel pomeriggio assolato faranno ombra alle case affacciate sul lago.
Sulla sponda opposta … le colline con i loro boschi silenziosi e severi
mescolano gli echi profondi che a loro appartengono
con il calore e la luce che diventa sempre più luminosa.
.
Camminando verso il lago
Guardo in alto verso il cielo
oggi così terso e azzurro da sembrare un paradiso vuoto che attende.
E mi pare persino più grande … il sole che inizia a riversare i suoi raggi.
Osserva tutto dall’alto
gettando uno sguardo scintillante tra gli angoli più nascosti dei giardini
assaporando senza fretta la rugiada mattutina che ancora riposa sull’erba.
Camminando lentamente sul lungolago ancora per poco deserto
sento la pace della mente calare dai veli di questo mattino.
L’intento è di farla durare fino a quando i grilli inizieranno a cantare.
Sulla panchina
Restando all’ombra … accomodato sulla panca di legno
pian piano avverto l’atmosfera farsi languida.
Mi soffermo a lungo ad ascoltare l’acqua sciabordare sulla riva
con suoni bassi cadenzati.
I piedi volutamente nudi appoggiati sul tappeto erboso
mi trasmettono la freschezza che il prato conserva
non essendo ancora contaminato dalla calda carezza del sole.
Tra il fruscio discreto dei rami percepisco il respiro della brezza
che unisce al suo alito quello dell’erba e dei fiori.
Dal parapetto
Mi sporgo a guardare
e vedo me stesso riflesso nello specchio della verità
dove dimorano sogni e ricordi.
Bisogna rinunciare allo sguardo degli occhi per vedere tutto da dentro.
Rincasando
Apprezzando in un bar il sapore e il buon profumo di un caffè
sento ancora lo stridulo garrito dei gabbiani
che veleggiano liberi sul grande specchio d'acqua
dove la fine di un cielo intravisto si unisce col suo fondo.
È lì che nelle prossime notti ... fragili stelle bianche rifratte
si muoveranno lentamente
scortando i pensieri che ho messo all’ancora.
Una brezza appena accennata smuove dal torpore il filare di pioppi
che nel pomeriggio assolato faranno ombra alle case affacciate sul lago.
Sulla sponda opposta … le colline con i loro boschi silenziosi e severi
mescolano gli echi profondi che a loro appartengono
con il calore e la luce che diventa sempre più luminosa.
.
Camminando verso il lago
Guardo in alto verso il cielo
oggi così terso e azzurro da sembrare un paradiso vuoto che attende.
E mi pare persino più grande … il sole che inizia a riversare i suoi raggi.
Osserva tutto dall’alto
gettando uno sguardo scintillante tra gli angoli più nascosti dei giardini
assaporando senza fretta la rugiada mattutina che ancora riposa sull’erba.
Camminando lentamente sul lungolago ancora per poco deserto
sento la pace della mente calare dai veli di questo mattino.
L’intento è di farla durare fino a quando i grilli inizieranno a cantare.
Sulla panchina
Restando all’ombra … accomodato sulla panca di legno
pian piano avverto l’atmosfera farsi languida.
Mi soffermo a lungo ad ascoltare l’acqua sciabordare sulla riva
con suoni bassi cadenzati.
I piedi volutamente nudi appoggiati sul tappeto erboso
mi trasmettono la freschezza che il prato conserva
non essendo ancora contaminato dalla calda carezza del sole.
Tra il fruscio discreto dei rami percepisco il respiro della brezza
che unisce al suo alito quello dell’erba e dei fiori.
Dal parapetto
Mi sporgo a guardare
e vedo me stesso riflesso nello specchio della verità
dove dimorano sogni e ricordi.
Bisogna rinunciare allo sguardo degli occhi per vedere tutto da dentro.
Rincasando
Apprezzando in un bar il sapore e il buon profumo di un caffè
sento ancora lo stridulo garrito dei gabbiani
che veleggiano liberi sul grande specchio d'acqua
dove la fine di un cielo intravisto si unisce col suo fondo.
È lì che nelle prossime notti ... fragili stelle bianche rifratte
si muoveranno lentamente
scortando i pensieri che ho messo all’ancora.