Suggerimento

Se hai ragione non hai bisogno di gridare.

S. Paolo : " Vagliate tutto e trattenete ciò che vale "
B. Pascal : " Sia il consenso della vostra ragione e non quella degli altri che vi conduca a credere "
T. de Chardin : Basta che la Verità appaia una sola volta, in una sola mente, perché nulla possa più impedire d'invadere tutto e d'incendiare tutto "
Di mio sento solo di aggiungere che : la Verità non necessita di essere sostenuta da proselitismo ... bensì ... essere semplicemente enunciata e testimoniata.
Essa è sempre coerente con sé stessa e trova per sua stessa natura quale sia il modo opportuno e la circostanza più adatta per rivelarsi.
E' solo questione di tempo.

Da considerare anche che, una volta conosciuta, la Verità rende sicuramente liberi, ma, in alcune circostanze, niente affatto sicuri.

SAPERE AUDE !

ET SI OMNES EGO NON

giovedì 4 aprile 2019

Il racconto dell'Anticristo

All'apparenza una persona perbene

Il Signor Z ( legge )

C’era in questo tempo, tra i credenti spiritualisti, un uomo ragguardevole
molti lo chiamavano superuomo -
il quale era lontano dall'infanzia della mente e dall'infanzia del cuore.
Egli era ancor giovane, ma grazie al suo genio eccelso
a trentatré anni
godeva fama di grande pensatore, di scrittore e di riformatore sociale.
Cosciente di possedere in sé una grande forza spirituale
era sempre stato un convinto spiritualista e la sua vivida intelligenza
gli aveva sempre indicato la verità di ciò a cui si deve credere : il bene.
[...]
A parte il suo talento eccezionale, la sua bellezza e la sua nobiltà
anche le altissime dimostrazioni di moderazione
di disinteresse e di attiva beneficenza
parevano giustificare a sufficienza lo sconfinato amor proprio
che nutriva per sé il grande spiritualista, l'asceta, il filantropo.
Se gli si rinfacciava di essere così in abbondanza fornito di doni divini
egli vi scorgeva i segni particolari di una eccezionale benevolenza dall'alto verso di lui
e si considerava come secondo dopo Dio, il figlio di Dio, unico nel suo genere.
In una parola egli riconosceva in sé quelle che erano le caratteristiche del Cristo.
Ma la coscienza della sua alta dignità
all'atto pratico non prendeva in lui l'aspetto di un obbligo morale verso Dio e il mondo
ma piuttosto l'aspetto di un diritto
e di una superiorità in rapporto agli altri e soprattutto in rapporto al Cristo.
Ma non aveva per Cristo una ostilità di principio.
Gli riconosceva l'importanza e la dignità di Messia; 
però con tutta sincerità vedeva in lui soltanto il suo augusto precursore.
[...]
La preferenza piena di amor proprio
che egli fa di se stesso nei confronti del Cristo
verrà giustificata da quest' uomo con un ragionamento di questo genere :
« Il Cristo è stato il riformatore dell'umanità
predicando e manifestando il bene morale nella sua vita
io invece sono chiamato ad essere il benefattore di questa umanità
in parte emendata e in parte incorreggibile.
Darò a tutti gli uomini ciò che è loro necessario.
Il Cristo, come moralista ha diviso gli uomini secondo il bene e il male
mentre io
li unirò con i benefici che sono ugualmente necessari ai buoni e ai cattivi.
Sarò il vero rappresentante
di quel Dio che fa sorgere il suo sole e per buoni e per i cattivi
e distribuisce la pioggia sui giusti e sugli ingiusti.
Il Cristo ha portato la spada, io porterò la pace.
Egli ha minacciato alla terra il terribile ultimo giudizio.
Però l'ultimo giudizio sarò io
e il mio giudizio non sarà solo un giudizio di giustizia
ma anche un giudizio di clemenza.
Ci sarà anche la giustizia ma non una giustizia compensatrice
bensì una giustizia distributiva.
Opererò una distinzione fra tutti
e a ciascuno darò ciò che gli è necessario. »
[...]
Poco dopo la pubblicazione della « Via aperta »
 che fece del suo autore l'uomo più popolare che fosse mai comparso al mondo
si doveva tenere a Berlino l'assemblea costituente internazionale
dell'Unione degli Stati Uniti d'Europa.
Questa Unione, istituita dopo una serie di guerre esterne ed interne
collegate con la liberazione dal giogo dei Mongoli
e che aveva mutato in modo considerevole la carta dell'Europa,
questa Unione era esposta al pericolo di uno scontro
ora non più tra le nazioni, ma tra i partiti politici e sociali.
I reggitori della politica generale europea,
appartenenti alla potente confraternita dei framassoni,
si rendevano conto della carenza di una autorità generale esecutiva.
Raggiunta al prezzo di tanta fatica
l'Unione europea era ad ogni istante sul punto di disgregarsi.
Nel consiglio dell'Unione o tribunale universale
( Comité permanent universel ) ...

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