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martedì 21 maggio 2019

Monti di Pietà e usura

Da san Bernardino a Giacinto Auriti

Contro lo sterco del demonio

Breve riflessione sviluppata da padre Quirino Salomone
riguardo l' " INGANNO " svelato dal compianto prof. Auriti
In calce
un rimando all'approfondimento della tematica richiamata
di don Curzio Nitoglia.
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Ci fu chi nel Medio Evo fiutò in anticipo il fetore
che avrebbe emanato il denaro prestato a usura
cercando di porvi rimedio con la creazione dei Monti di Pietà.
Dopo 800 anni
quell'odore ripugnante spira più che mai ad ogni latitudine.
Eppure ... 


" Civiltà e relazione da riportare al Diritto." 
" Il diritto del povero corrisponde al dovere del ricco."
" Non elemosina ma restituzione."

Il Debito Pubblico
come refurtiva da restituire alla comunità degli uomini.
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[...]
« Lo scopo di Monti di Pietà è di prestare denaro in cambio di un pegno
con un pagamento minimo di un tenue contributo,
per coprire le spese di mantenimento di esercizio del Monte e dei suoi impiegati,
per combattere l’usura e venire in aiuto delle classi meno abbienti.
[...]
La fondazione dei Monti di Pietà
fu un’innovazione importantissima dal punto di vista sociale,
sorta attorno al Quattrocento
[...]
se ne avvantaggiarono quanti non avevano solide garanzie da offrire
e sarebbero stati costretti a ricorrere agli usurai »
Enciclopedia Cattolica, Città del Vaticano, 1952
vol. VIII, col. 1378 e 1380
voce “ Monti di Pietà 

- don Curzio Nitoglia -

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