Suggerimento

Se hai ragione non hai bisogno di gridare.

S. Paolo : " Vagliate tutto e trattenete ciò che vale "
B. Pascal : " Sia il consenso della vostra ragione e non quella degli altri che vi conduca a credere "
T. de Chardin : Basta che la Verità appaia una sola volta, in una sola mente, perché nulla possa più impedire d'invadere tutto e d'incendiare tutto "
Di mio sento solo di aggiungere che : la Verità non necessita di essere sostenuta da proselitismo ... bensì ... essere semplicemente enunciata e testimoniata.
Essa è sempre coerente con sé stessa e trova per sua stessa natura quale sia il modo opportuno e la circostanza più adatta per rivelarsi.
E' solo questione di tempo.

Da considerare anche che, una volta conosciuta, la Verità rende sicuramente liberi, ma, in alcune circostanze, niente affatto sicuri.

SAPERE AUDE !

ET SI OMNES EGO NON

sabato 24 agosto 2019

Il minimo vitale

Il minimo vitale

Un fondamentale antroposofico




Stralci tratti dal testo :
Il minimo Vitale in Rudolf Steiner
di Nereo Villa

Pretendere che un albero possa stare in piedi senza la terra
è insensato come pretendere che l’idea dell’organismo sociale triarticolato di Rudolf Steiner
possa sorreggersi senza i suoi fondamenti scientifico-spirituali a carattere antroposofico.
Questi fondamenti non sono percepibili mediante libertà di pensiero o di opinione
o mediante mere teorizzazioni astratte, intellettualismi, analiticità, giri di parole, ecc...
Steiner infatti non si occupò di (e mai si batté per la cosiddetta) “libertà di pensiero”
[...]
Steiner si occupò invece della liberazione del pensare
che non c’entra nulla con la “libertà di pensiero”.
La liberazione del pensare conduce al pensare libero dai sensi
che ognuno può conquistarsi mediante soprasensibile percezione.
E quest’ultima non c’entra nulla
con l’erudizione o con la cultura accademica, teorica o astratta.
Ciò vale anche per la triarticolazione.
[...]
L’osservazione della differenza
fra un pensare conforme alla realtà e il dogmatismo
è importante e necessaria per la trasformazione delle nostre abitudini negative
che sono innanzitutto abitudini di pensiero.
Siamo però ancora molto lontani dal soddisfacimento di questa necessità.
Molto più lontani di quanto si sappia.
Un esempio della differenza fra astratto e concreto
lo abbiamo nei concetti di uomo e di società.
Per la scienza ordinaria l’uomo è un’unità.
Così la società è intesa come unità, o come Stato unitario.
L’anatomista, il fisiologo, considera il cervello, gli organi di senso, i nervi, il fegato
la milza, il cuore, ecc., come organi di un organismo o di un sistema unitario.
Le cose però, a guardar bene, non stanno così .
Il nostro organismo comporta tre sistemi essenzialmente differenti.
L’uomo che si manifesta nel capo, cioè nel sistema neuro-sensoriale
è diverso dall’uomo che si manifesta nel petto, vale a dire nella circolazione e nel respiro
ed ancora diverso dall’uomo che si manifesta nel ricambio, cioè negli arti e nei muscoli.
Attività muscolare, attività nervosa, e attività respiratoria
non hanno essenzialmente nulla in comune pur articolandosi fra loro.
L’uomo è triarticolato e come tale vive nel mondo.
[...]
Proprio in base a mere teorie astratte, in economia si può dire tutto e il contrario di tutto
e si può far sembrare ciò talmente plausibile
da vincere due Nobel con motivazioni contrapposte !
È di Roberto Alazar la citazione che dice :
L’economia è l’unica disciplina in cui due persone possono dividere un premio Nobel
dicendo cose opposte, specificatamente nel 1974 Myrdahl ed Hayek ne divisero uno. ”.
[...]
Oggi per dimostrare di essere provetti economisti, o provetti in qualsiasi altro campo
basta complicare in schemi universitari qualsiasi cosa si voglia spiegare
pur non avendola compresa neanche da lontano !
Se in tali loro complicazioni schematiche e piene di formule
vi fosse un minimo di concretezza si evocherebbero contenuti comprensibili a tutti
così com’è comprensibile a tutti, per esempio, che i lati del triangolo equilatero
hanno la medesima misura.


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