Suggerimento

Se hai ragione non hai bisogno di gridare.

T. de Chardin :
" Basta che la Verità appaia una sola volta, in una sola mente, perché nulla possa più impedire d'invadere tutto e d'incendiare tutto "

SAPERE AUDE ! ET SI OMNES EGO NON

sabato 4 luglio 2020

Così parlò Zarathustra

Così parlò Zarathustra


Da qualche parte ci sono ancora popoli e greggi, ma non più da noi, fratelli :
da noi ci sono soltanto Stati.
Stato ? Che cos’è ? Orsù !
Aprite gli orecchi, perché ora vi dico la mia parola sulla morte dei popoli.

Stato si chiama il più freddo di tutti i freddi mostri.
Ed è freddo anche nel suo mentire; e dalla sua bocca striscia questa menzogna :
Io, lo Stato, sono il popolo ”.

E’ una menzogna !
Creatori erano coloro che crearono i popoli e sospesero sopra di essi una fede e un amore :
e così servivano la vita.
Distruttori sono coloro che tendono trappole per molti e le chiamano Stato :
essi sospendono sopra di essi una spada e cento brame.
Dove c’è ancora popoloesso non capisce lo Stato
e lo odia come malocchio e peccato contro costumi e diritto.
👇
Questo segno vi do :
ogni popolo parla la sua lingua del bene e del male : il vicino non lo capisce.
Si inventò la sua lingua in costumi e diritto.
Ma lo Stato mente in tutte le lingue del bene e del male;
e qualunque cosa dica, mente; e qualunque cosa abbia l’ha rubata.
Tutto in esso è falso; con denti rubati morde, il mordace.
False sono persino le sue viscere.
Confusione delle lingue del bene e del male :
questo segno vi do come segno dello Stato.
In verità, questo segno indica la volontà di morte !
In verità, esso richiama i predicatori della morte !

Troppi uomini nascono : 
per i superflui fu inventato lo Stato !
Guardate come li attrae a sé, i troppi.
Come li fagocita e mastica e rimastica !

Sulla terra non c’è nulla di più grande di me : io sono il dito ordinatore di Dio
 – così strepita la bestia.
E non solo gli orecchiuti e i miopi cadono in ginocchio !
Ah, anche in voi, grandi anime, sussurra le sue menzogne !
Ah, egli indovina i cuori ricchi che si sperperano volentieri !
Sì, anche voi indovina, vincitori del vecchio dio !

Vi ha stancato la lotta o ora la vostra stanchezza serve il nuovo idolo.
Di eroi e uomini d’onore vorrebbe circondarsi il nuovo idolo !
Gli piace crogiolarsi al sole delle buone coscienze, la fredda bestia !
Tutto vi darà, se voi lo adorate, il nuovo idolo :
così egli si compera il fulgore della vostra virtù e lo sguardo dei vostri occhi fieri.

Adescare i troppi vuole con voi !
Sì, fu inventata una macchina infernale,
un cavallo della morte tintinnante sotto la bardatura di onori divini !
Sì, una morte per molti fu allora inventata, che esalta la stessa come vita :
in verità, un servizio inestimabile ai predicatori della morte !

Stato io chiamo quello dove tutti sono assuefatti al veleno, buoni e cattivi :
Stato, dove il lento suicidio di tutti si chiama " la vita ".

Guardate questi superflui !
Rubano per sè le opere degli inventori e i tesori dei saggi :
cultura chiamano il loro furto, e tutto diventa per loro malattia e molestia !

Guardate questi superflui !
Sono sempre ammalati, vomitano la loro bile e lo chiamano giornale.
S’inghiottono a vicenda e non riescono nemmeno a digerirsi.

Guardate questi superflui !
Acquistano ricchezze e con esse diventano soltanto più poveri.
Potenza vogliono e innanzi tutto il grimaldello della potenza,
molto denaro, questi impotenti !

Guardatele arrampicarsi, queste agili scimmie !
S’arrampicano una sull’altra e così una trascina l’altra nel fango e nell’abisso.
Vogliono arrivare tutte al trono :
è la loro follia, come se sul trono fosse assisa la felicità !
Spesso sul trono è assiso il fango, anzi, spesso anche il trono sta sul fango.

Folli sono tutti per me e scimmie che si arrampicano e maniaci.
Puzza per me il loro idolo, la fredda bestia :
puzzano per me tutti quanti, questi adoratori di idoli.

Fratelli miei,
volete dunque soffocare nell’alito dei vostri musi e delle loro voglie ?
Fareste meglio a infrangere le finestre e a balzare all’aperto.

Fuggite dal cattivo odore !
Allontanatevi dall’idolatria dei superflui !

Fuggite dal cattivo odore !
Fuggite l’esalazione di questi sacrifici umani.

Libera è ancora oggi per le anime grandi la terra.
Vuote sono ancora molte sedi per i solitari
e per coloro che sono in due nella solitudine,
intorno alle quali aleggia il profumo di mari tranquilli.

Libera è ancora per le grandi anime una libera vita.
In verità, chi poco possiede, tanto meno è posseduto :
sia lodata la piccola povertà !

Là dove lo Stato cessa, là incomincia l’uomo che non è superfluo :
là incomincia il canto del necessario, la melodia unica e insostituibile.

Là dove lo Stato cessa
, là guardate, fratelli miei !
Non li vedete l’arcobaleno e i ponti del superuomo ?

Così parlò Zarathustra.

Tratto dal libro “ Così parlò Zarathustra ” di Friedrich Nietzsche

Torna all’inizio del post

Nessun commento: