Suggerimento

Se hai ragione non hai bisogno di gridare.

S. Paolo : " Vagliate tutto e trattenete ciò che vale "
B. Pascal : " Sia il consenso della vostra ragione e non quella degli altri che vi conduca a credere "
T. de Chardin : Basta che la Verità appaia una sola volta, in una sola mente, perché nulla possa più impedire d'invadere tutto e d'incendiare tutto "
Di mio sento solo di aggiungere che : la Verità non necessita di essere sostenuta da proselitismo ... bensì ... essere semplicemente enunciata e testimoniata.
Essa è sempre coerente con sé stessa e trova per sua stessa natura quale sia il modo più opportuno e la circostanza più adatta per rivelarsi.
E' solo questione di tempo.

Da considerare anche che, una volta conosciuta, la Verità rende sicuramente liberi, ma, in alcune circostanze, niente affatto sicuri.

SAPERE AUDE !

ET SI OMNES EGO NON

Testo scorrevole

► Solo chi porta in sé l’Impronta si riconoscerà a vicenda. Segno lampante d’identificazione lasciato dalle cicatrici del Passato.

venerdì 14 agosto 2020

Soggettivizzazione della realtà

Soggettivizzazione della realtà

. . .

L’uomo, inteso come individuo, percepisce solo una parte del Tutto
e la realtà che vive è soggettiva e sempre diversa da quella di chiunque altro.
Tutto ciò comporta la presa in considerazione di una realtà (o più di una)
più grande, superiore, che comprende tutte le realtà individuali
mentre l’esperienza umana
si svolge al di qua di quel “ velo di Maja ” ipotizzato dalla teologia vedanta.
 La conseguente deduzione logica
è che il nostro mondo (e tutto ciò che esiste)
è un’illusione creata dai nostri pensieri e dalla nostra coscienza.
Sembrerebbe dunque che la presenza dell’osservatore
il nostro Ego
sia in grado di modificare la realtà stessa.
. . .
L’uomo, nella sua esperienza terrena, percepisce solo una parte del Tutto.
Per entrare in contatto con il mondo che lo circonda
l’uomo dispone di alcuni mezzi che sembrano però essere limitati.
Gli strumenti dei quali egli dispone gli permettono di orientarsi nel suo ambiente
in quel mondo “ solido ” che sperimenta attraverso i 5 sensi
 ( vista, olfatto, udito, gusto e tatto ).
Fin dalla nascita sono proprio questi strumenti
che gli insegnano a considerare ciò che vede/vive come “ la realtà
e a considerare che tale realtà è unica e condivisa.
Come possiamo essere sicuri che la realtà a noi famigliare
la realtà dei 5 sensi sia tutto ciò che esiste ?
E se esiste qualcosa al di là della nostra percezione
cosa possiamo fare per averne esperienza ?


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