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mercoledì 2 settembre 2020

Barabba e il moralismo dilagante

Barabba e il moralismo dilagante

La storia ha tre ambientazioni geografiche
ognuna delle quali presenta un drammatico contrasto di luce e oscurità
e una crocifissione rappresentata graficamente.
A Gerusalemme, Barabba esce dalle tenebre della prigione alla luce
per assistere alla crocifissione di Gesù.
Sull'isola di Cipro, Barabba e il suo compagno di prigionia Sahak
escono dalle tenebre di una miniera alla luce del sole
e Barabba assiste alla crocifissione di Sahak.
A Roma
Barabba ascende dalle tenebre delle Catacombe alla luce del fuoco di Roma
... e viene crocifisso.

🔘

Piccolo quadro, composto, raffinato, dal linguaggio poetico e denso di metafore
pubblicato nel 1950, l’anno prima del conseguimento del Premio Nobel
da parte dell’autore svedese Pär Lagerkvist (1891-1974).
L’opera Barabba è condotta per scene drammaturgiche
scevre però di dialoghi e scarne nella trama.
Barabba è testo dotato di una notevole drammaticità, 
non tanto per un rapido susseguirsi di azioni
ma per la dinamicità della figura del protagonista, tutta protesa a conoscere Gesù
Colui che è stato crocifisso al posto suo
e per la bella pittura degli altri attori della scena ambientata a Gerusalemme.
[...]
La moralità non risiede quindi in uno sforzo di coerenza
ma nella memoria, nell’amore e nell’affetto per il vero incontrato.



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