Suggerimento

Se hai ragione non hai bisogno di gridare.

S. Paolo : " Vagliate tutto e trattenete ciò che vale "
B. Pascal : " Sia il consenso della vostra ragione e non quella degli altri che vi conduca a credere "
T. de Chardin : Basta che la Verità appaia una sola volta, in una sola mente, perché nulla possa più impedire d'invadere tutto e d'incendiare tutto "
Di mio sento solo di aggiungere che : la Verità non necessita di essere sostenuta da proselitismo ... bensì ... essere semplicemente enunciata e testimoniata.
Essa è sempre coerente con sé stessa e trova per sua stessa natura quale sia il modo opportuno e la circostanza più adatta per rivelarsi.
E' solo questione di tempo.

Da considerare anche che, una volta conosciuta, la Verità rende sicuramente liberi, ma, in alcune circostanze, niente affatto sicuri.

SAPERE AUDE !

ET SI OMNES EGO NON

venerdì 16 ottobre 2020

Togliere la terra

Togliere la terra

Prendiamo, ad esempio, un’Anima brutta, cioè dissoluta, ingiusta
piena di ogni sorta di brame, preda dell’angoscia, paurosa per vigliaccheria
invidiosa per meschinità, preoccupata di tutto, purché sia effimero e volgare
mai lineare, amica di piaceri impuri, coinvolta in una vita di passioni corporee
quasi attingendo da esse un piacere indecente.
Non diremo allora che tutta questa vergogna le viene come un male aggiunto
una sozzura che l’imbratta, la rende impura, la impasta con un gran male :
insomma, che la priva della vita e dell’autentica sensibilità ?

E non è la sua una vita oscura per la coesistenza col male
una vita partecipe per molti aspetti della morte
che non guarda più a quello a cui un’Anima dovrebbe mirare
che non è più capace di concentrarsi su se stessa
perché è sempre tratta verso l’esteriorità, ossia verso l’abisso e le tenebre ?

Direi che la sua impurità
dipende dal fatto d’essere ogni volta in balia degli eventi sensibili
per cui, a motivo dell’intima connessione col corpo
non può fare a meno di raccogliere e assimilare in grande quantità
la natura materiale, con questo assorbendo una forma diversa
a causa della sua fusione con la parte peggiore.
È come se uno, per il fatto di essere sprofondato nel fango o nella melma
non potesse più fare sfoggio della propria bellezza, ma solo questo esibisse
ossia la sua impronta impressa nel fango e nella melma.
Certo, la bruttezza gli è venuta da fuori, da qualcosa di estraneo
ma se vuole ridiventare bello, deve faticare non poco per lavarsi e ripulirsi
al fine di tornare a essere quello che era.

Allora non sbaglieremo a sostenere che un’Anima brutta è tale
per la mescolanza e la fusione col corpo, e anche per l’attrazione
che prova nei suoi confronti e nei riguardi della materia.

Ora, in riferimento all’Anima
la bruttezza consiste nell’essere impura e contaminata quasi fosse oro sporco di terra.
È pur vero, però, che se si toglie la terra, rimane l’oro
che è bello quando è raffinato dalle scorie e ridotto a se stesso.
Non diversamente, anche l’Anima
una volta isolatasi dai desideri che l’affliggono a causa del corpo
con il quale ha ancora troppo in comune, finalmente sola
depone completamente la bruttezza che derivava da una natura estranea
sbarazzandosi dalle altre passioni
e purificandosi dai caratteri corporei che aveva acquisito.

- PLOTINO -
tratto da
ENNEADI V, 9, 1
traduzione di R. Radice, Mondadori

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