Tortellini, pennelli e lambrusco
Appunti su ricordi emiliani datati
Quel giorno … tra i diversi pensieri
  
    se ne affacciò uno che rimandava ai tanti piccoli problemi
  
  
    da affrontare e risolvere nella tranquillità casalinga.
  
  
    Era giunto il momento di verniciare la recinzione di casa
  
  
    le parti in ferro delle balconate … la serranda del box … ecc …
  
  
    Mannaggialipescettinsalamoiaaaaa !
Ce n’è sempre una da fare !!!
  Ce n’è sempre una da fare !!!
    Un ripasso veloce degli attrezzi occorrenti e conseguente presa
      d’atto
  
  
    della mancanza riguardo il più basilare degli strumenti necessari :
  
  
    mi sono ricordato che mi mancano i pennelli !
  
  
    Detto fatto.
  
  
    Trovandomi ancora una volta nei paraggi di Bologna
  
  
    decido di fare una puntata al Centro Commerciale di Borgo Panigale
  
  
    piuttosto che al più vicino Castorama di Casalecchio.
  
  
    Perché proprio lì ?
  
  
    Per riportare a casa anche una bella scorta di freschissimi
      turtlén
  
  
    e qualche buona bottiglia di Lambrusco.
  
  
    Rigorosamente amabile tenuto conto dei gusti dell’altra metà del
      cielo.
  
  
    Parcheggiata l’auto
  
  
    faccio pulizia mentale di altri pensieri sopraggiunti nel frattempo
  
  
    e mi avvio verso la certa confusione intuita … i suoni e le luci.
  
  
    Dopo un momento di iniziale “ adeguamento ambientale “
  
  
    riprendo sotto controllo le sensazioni … e come sono solito fare
  
  
    inizio ad osservare e “ captare “ con attenzione l’ambiente e le
      persone.
  
  
    Musica onnipresente che accompagna ogni passo.
  
  
    Immerso nel vociare e nella confusione della gente
  
  
    mi sono sentito come rapito dal pensiero di essere un
      extraterrestre.
  
  
    Come un alieno teletrasportato in quel grande Centro Commerciale
  
  
    cercando di comprendere dove fosse finito
  
  
    e che cosa ci facesse lì tutta quella gente con le facce tristi.
  
  
    Gente che camminava veloce con tante borse in mano …
  
  
    gente che spingeva grandi carrelli strapieni di cose …
  
  
    bambini piccoli che urlavano e mamme che cercavano di calmarli
  
  
    come se anche loro … i bambini
  
  
    si stessero chiedendo dove li avevano portati
  
  
    e perché fossero capitati in quel posto così grande
  
  
    pieno di rumori fastidiosi e di gente sconosciuta.
  
  
    Riflessione
  
  Forse appartengo ad una specie rara
  
    ma è ormai da molto che mi sono reso conto di quali siano le cose
  
  
    che nella vita possono fare la differenza per farci stare bene.
  
  
    Quelle che fanno sì che il cuore possa respirare la dignità della
    vita.
  
  
    Bisogna prendere atto che viviamo in una società alienata
  
  
    che ci pone di continuo davanti agli occhi specchietti per le allodole
  
  
    facendoci credere che la nostra vita è migliore
  
  
    se solo compriamo sempre qualcosa di nuovo e più bello …
  
  
    se riusciamo a raggiungere il successo per dimostrare di essere i migliori …
  
  
    e che proprio per questo si viene definiti come " persone in gamba "
  
  
    Ma quali sono davvero quelle … “ grandi cose “ ?
  
  
    Quali possono essere i successi materiali raggiunti
  
  
    a discapito della piena consapevolezza di vivere 
  
  
    e oppressi costantemente da fatiche ipocritamente imposte
  
  da un Sistema
  
    architettato per ammaliare il cuore e ipnotizzare la mente ?
  
  Se ci si ferma a riflettere
  
    bisogna riconoscere che ciò che conta davvero per ciascuno di noi
  
  
    può essere sì ... diverso per ognuno … ma quello che è importante
  
  
    è che sia in sintonia con la nostra anima
  
  
    e faccia risuonare le corde del nostro essere.
  
  
    Non voglio tradire me stesso ... né voglio tradire la mia voce
    interiore.
  
  
    Voglio continuare ad ascoltare quello che mi suggerisce
  
  … senza temere nulla.
  
    Voglio continuare ad essere comunque fiducioso … nonostante tutto.
  
  
    Nessuno potrà mai sminuirmi quando mi calo nel profondo
  
  
    vivendo quella Vita interiore
  
  
    con la dignità e la fierezza che nessuno potrà mai schiacciare
  
  
    e da cui attingere ciò che a volte poi paleso nello scritto. 
  
  
    ☕
  
  
    Questa vuole essere solo la sintesi di una riflessione più ampia e
      meditata
  
  
    ritagliata in uno di quegli spazi di Tempo di cui mi sto sempre più
      riappropriando
  
  
    prendendo le distanze da questo mondo così caotico e a volte persino
      folle.
  
  
    In questo mondo
  
  
    che corre incessantemente verso qualcosa che non sa più cosa sia
  
  
    mi lascio avvolgere e guidare senza riserve da questo mio “
      sentire “ ...
  
  
    così che il vivere
  
  
    possa diventare ogni giorno sempre meno guidato da pensieri e gesti
  
  
    sempre più imposti … standardizzati … e automatizzati.
  
  
    ☕
  
  
    Immerso nel traffico del tardo pomeriggio
  
  
    lungo il percorso verso l'Hotel dove alloggio
  
  
    noto due operai che stavano verniciando delle colonnine
  
  
    con una pistola professionale a spruzzo.
  
  
    Mi hanno fatto ricordare che da qualche parte nel Box a casa
  
  
    ne ho una elettrica usata soltanto un paio di volte.
  
  
    Chissà se funziona ancora. Nel caso …
  
  
    vorrà dire che anziché mettere i guanti e usare i pennelli
  
  
    indosserò a protezione un impermeabile di quelli trasparenti e calzerò
      stivali !
  
  
    Immagino le risate di chi mi dovesse vedere abbigliato in quel
      modo.
  
  
    Ma sicuramente sarebbe tutto più divertente e veloce !
  
  
    Potrò anche esagerare dando 4 passate … anziché le usuali 2 mani.
  
  
    Sfondo antiruggine escluso.
  
  
    Ovviamente.
  

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