Il trucco pandemico
La pandemia spiegata a un figlio
    “ Papà, che cos’è la pandemia ? ”
  
  
  Sorpreso dalla domanda si fermò tutto per un istante.
  Non perché suo figlio gliel’avesse posta.
  Ma perché lui stesso, avvertì l’incertezza su che risposta dare.
  A seconda di quella che avrebbe scelto, si sarebbero svolte storie
    differenti.
  E a seconda della storia raccontata, suo figlio, e tutti gli uomini
  avrebbero creduto al panorama che via via la narrazione gli avrebbe
    proposto
  -  o imposto ? -
  finché, suo figlio e tutti gli uomini
  non avrebbero loro stessi seguitato a raccontare la storia
    che ormai, generazioni prima, qualcuno aveva descritto come verità.
  
  
    L’attimo si prolungò per un istante ancora.
  
  
    Si chiese ancora se educarlo ad essere un devoto cittadino ubbidiente
  
  
    - o alla consapevolezza -
  
  
    affinché la sua coscienza non fosse mai calpestata in nome di nessuna ragion
    superiore
  
  
    a meno che lui, e solo lui, non lo volesse.
  
  
    Ma lo sapeva bene : non era una vera questione, ma soltanto l’eco di una
    domanda
  
  
    che, si meravigliava, evidentemente non arrivava alle orecchie di tutti.
  
  
    Il bimbo lo guardava in attesa.
  
  
    Avvertì l’incertezza del padre ma non si trasformò in alcun pensiero.
  
  
    Poi fu distratto : il genitore iniziò a parlare.
    "
      La pandemia è un trucco come quelli del cinema o quelli che usano i
        venditori e le banche.
  
  
    Insomma, di quelli che usiamo tutti.
  
  
    Consiste nel mettere in campo qualche elemento, anche uno soltanto, che
        sposti l’attenzione "
  
  
    "
    Perché ? Perché vogliamo spostare l’attenzione ?
    "
  
  
    "
    Beh, lo facciamo per fare in modo di ottenere ciò che vogliamo.
    "
  
  
    " Non capisco."
  
  
    "
    Per esempio, se un bambino insiste per avere un nuovo giocattolo
  
  
    o una persona si rivolge a una banca per chiedere un prestito o far
        fruttare il suo denaro
  
  
    mamma e papà e il direttore della banca non faranno altro che dire o
        fare qualcosa
  
  
    affinché l’attenzione si sposti dal giocattolo e dalle condizioni
        spiacevoli del prestito
  
  
    per ottenere ciò che vogliono.
  
  
    Pandemia, inganno e distrazione.
    "
  
  
    "
      E perché la pandemia è uno spostamento dell’attenzione ? E perché
        spostarla ? "
  
  
    " In realtà la pandemia sarebbe un’infezione così grande
  
  
     da interessare la maggioranza della popolazione del mondo.
  
  
    Infezione provocata da un agente patogeno, per esempio da uno che si
        chiama Coronavirus.
    "
  
  
    "
    Ma non è meglio e giusto che tutti si dedichino all’infezione ?
    "
  
  
    " Certo è meglio
  
  
    altrimenti l’estensione del problema sanitario potrebbe ulteriormente
        allargarsi.
  
  
    Continuando a non farsi domande le cose non miglioreranno.
  
  
    C’è da chiedersi infatti come mai la scienza, o chi per essa
  
  
    non ponga limiti all’elettromagnetizzazione dell’atmosfera, alla
        promozione della tecnologia.
  
  
    Due casi tra i molti che segnalano che lei e la sua cultura
        scientista
  
  
    continueranno a pompare l’idea che si tratta di progresso disponibile a
        tutti
  
  
    quindi di un bene tout court.
  
  
    E che la parte tossica è solo un’invenzione indimostrata dei soliti
        complottisti.
      "
  
  
    “ Papà, non ci capisco niente ”
  
  
    "
    Allora provo così. Immagina che ci sia una barca in navigazione
  
  
     Ovviamente c’è un capitano che governa il timone.
  
  
    Lui conosce la rotta, sa dove vuole andare.
  
  
    Ma ha bisogno della collaborazione di tutto l’equipaggio.
  
  
    Per evitare un ammutinamento o un cedimento della motivazione a
        lavorare
  
  
    non gli costa niente promettere ciò che ai suoi uomini interessa
  
  
    oppure, trova sempre il modo per avere il loro lavoro anche se il loro
        malcontento cresce.
  
  
    E lo fa spostandogli l’attenzione dove più gli interessa.
  
  
    Spostandola da dove loro la posano.
  
  
    Ci vuole maestria, ma in fondo il principio è elementare.
  
  
    Ti ricordi quando ti ho detto di toccare con la fronte
  
  
    lo spigolo del tavolo dove avevi appena battuto la testa ?
  
  
    Ti ricordi che ti dicevo di farlo perché ti sarebbe passato il male ?
      "
  
  
    " Sì, ma cosa c’entra ? "
  
  
    "
        In quel modo la tua attenzione tutta dedicata al dolore
  
  
    si è spostata in attesa di sentire come lo spigolo ti avrebbe
        aiutato.
  
  
    " È vero. Ho appoggiato la fronte e mi è sembrato migliorasse
        subito."
  
  
    Ecco, ora sai che significa spostare l’attenzione, sai che importanza
        ha.
  
  
    È un trucco che possiamo impiegare per migliorare
  
  
    per esempio per liberarci da cattive abitudini, o per ingannare.
    "
  
  
    "
      Ma tu in realtà non mi hai ingannato.
      "
  
  
    "
    In un certo senso ti ho ingannato invece.
  
  
    Vedrai che lo riconoscerai e comunque ne riparleremo.
  
  
    Ora riprendiamo la questione della pandemia.
  
  
    Se alla ciurma della nave facciamo corrispondere la popolazione della
          terra o di una sua parte
  
  
    possiamo dire che l’infelicità degli uomini che la compongono sia la
        stessa.
  
  
    I sentimenti sono eterni e uguali per tutti, così le emozioni.
  
  
    È un fatto che ci sfugge sempre e che dovrebbe essere materia
        scolastica.
  
  
    Ma è un altro discorso, restiamo su quello di adesso.
  
  
    Perché sarebbero infelici ? Potresti domandarti e domandarmi.
  
  
    Beh, se le persone prima avevano delle garanzie di lavoro
  
  
    - tu non lo sai ma una volta, in Italia
  
  
    c’era l’articolo 18 che appunto impediva facili licenziamenti -
  
  
    e ora il capitano gliele ha sottratte, questo è un motivo di
        infelicità.
  
  
    Poi, sempre il capitano
  
  
    ha promesso di far lavorare tutti ma non ha mai mantenuto la sua
        parola.
  
  
    Lo ha fatto per evitare che i disoccupati diventassero un problema
        sociale
  
  
    e anche per fare in modo che con le sue inventate statistiche
  
  
    quelle piccole riduzioni che da tanti anni sostiene di aver
        realizzato
  
  
    siano conquiste e non una condizione garantita.
  
  
    Perciò, la pandemia è un’ottima idea per distrarre le persone da
          questi problemi.
  
  
    È un’ottima idea per tante altre cose tutte tra loro simili, almeno
        nella misura in cui,
  
  
    tutte permettono di tenere a bada le persone e le società.
  
  
    Per la paura del virus, e perciò della morte
  
  
    come le loro tv e i loro giornali hanno sostenuto fino a catturare
        l’attenzione di tutti
  
  
    ora le persone stesse, sapendo del disastro economico
  
  
    saranno più accondiscendenti
  
  
    ad accettare condizioni di lavoro peggiori di quelle che avevano prima
        del virus diversivo.
  
  
    In nome della ripresa economica
  
  
    subito paragonata al dopoguerra, quando c’era il senso della
        patria
  
  
    - oggi sciolto nel benessere e nell’individualismo -
  
  
    il lavoro costerà meno, sarà più precario, offrirà meno garanzie.
  
  
    Nella paura
  
  
    pur di uscire da quel tunnel dove la morte aleggia sospinta dai
        media
  
  
    le persone si adatteranno, accetteranno, staranno calme
  
  
    e disposte a ciò che prima avrebbero criticato.
  
  
    In silenzio, faranno sacrifici necessari."
  
  
    “ Papà mi sorprendi. Mi sembra una bellissima cosa
  
  
    che le persone si rimbocchino le maniche quando qualcosa va
        storto.”
  
  
    "
    Hai ragione. Ma evidentemente non sono stato chiaro.
  
  
    Quei sacrifici, le persone li vivono come necessari
  
  
    ma non sarebbe così se si avvedessero che fanno parte di un progetto al
        bromuro.
  
  
    Se vedessero che mantengono una speranza che non ha nulla a che fare
        con i loro sogni
  
  
    ma con i piani del capitano.
  
  
    Per la ripresa, le delocalizzazioni saranno da un lato
          incentivate
  
  
    dall’altro scongiurate in nome della sovranità nazionale.
  
  
    Sì, perché dentro la tonnara
  
  
    dove tutti cerchiamo il nostro posto pur sapendo che per farlo
  
  
    gli altri ci daranno noia e noi la daremo a loro
  
  
    si svolge la famosa guerra dei poveri.
  
  
    Un altro espediente del capitano
  
  
    un’altra modalità per evitare che l’attenzione si posi sui punti che
        lui non vuole.
  
  
    Anche la questione della pensione sarà un argomento importante
  
  
    per far rendere al meglio la mente della pandemia.
  
  
    Se prima era diventata a rischio, ora sarà una delle promesse
          garantite.
  
  
    Sarà impiegata per eliminare dal mondo del lavoro un gran numero di
          lavoratori.
  
  
    I posti liberi sgraveranno i costi e forse saranno
          strumentalizzati
  
  
    per dire che la disoccupazione si è ridotta.
  
  
    Insomma, non solo tonnara ma anche sardine.
  
  
    Immobili e allineate, pronte a eseguire e forse anche a gioire
  
  
     per la sicurezza che ci promettono, per sopravvivere.
  
  
    Come non prevedere che nel marasma sociale crescente
  
  
    qualcuno non riesca ad organizzarsi per dare contro gli altri.
  
  
    Chi vieta di pensare
  
  
    che tanto malessere tumorale non sia voluto per generare una rivolta sociale
  
  
    destinata a fornire il pretesto per uno Stato debole
  
  
    che possa finalmente compiere legittimate azioni di forza.
  
  
    Ma non è tutto.
  
  
    Tutti i settori, i momenti tipici della nostra società
  
  
    saranno coinvolti nel tornado della ripresa nelle sue regole, emanate come fossero leggi
  
  
    ridondate dai media come martelli da fabbri.
  
  
    I mutui
  
  
    saranno proposti in modo che i lavoratori li considerino facilitati e
          a canone vantaggioso.
  
  
    Saranno magari argomentati con temi sulla decrescita e rispetto
          dell’ambiente.
  
  
    Ma il giochetto è sempre il solito.
  
  
    Le persone saranno ancora più vincolate di prima
  
  
    con meno potere d’acquisto e maggior serenità. In nome della
          ripresa.
  
  
    L’ambiente depredato e le malattie dentro le medicine
  
  
    - per quanto siano due temi sostanziali non hanno -
  
  
    e non avranno neppure uno straccio di dibattito.
  
  
    A noi interessa ma non a loro.
  
  
    Loro si occupano del potere non di altro.
  
  
    Con quello potranno farsi la Terra che preferiscono.
  
  
    Per i prestiti di denaro andrà nello stesso modo.
  
  
    I dipendenti
  
  
    saranno ulteriormente celebrati dalle circolari di servizio arrivate
        dall’alto
  
  
    nonostante la loro maggior precarietà.
  
  
    Le imprese avranno condizioni migliori
  
  
    ma non per quanto riguarda la loro capacità d’acquisto.
  
  
    Anche per loro vige la norma occulta
  
  
    che la loro dipendenza dal sistema deve dare assuefazione
        crescente.
  
  
    “
    Ma papà perché tutte queste cose, così cattive ?
    ”
  
  
     "
    Non sono cattive, sono umane.
  
  
    Sembrano cattive perché, con la democrazia
  
  
    ci avevano fatto credere di andare in una direzione
  
  
    migliore di quella seguita da altre modalità di governo.
  
  
    Ma è solo un’illusione, bene che vada solo quantitativa.
  
  
    Di fatto la democrazia è più una facciata.
  
  
    Almeno finché non ci sveglieremo
  
  
    per scoprire che l’abbiamo confusa con la sua ideologia, con la sua
        teoria.
  
  
    Anche il comunismo era una bella teoria, ma la sua pratica
  
  
    è stata umana, cioè corrotta, ovunque l’abbiamo provato sul campo, con
        le persone.
  
  
    Se le persone non prendono coscienza che loro stesse non sono i
        pensieri che hanno
  
  
    non ce la faremo mai.
  
  
    Perché i pensieri che hanno, come ora per la pandemia, sono
        pilotati." 
  
  
    “ Forse inizio a capire, papà.”
  
  
    "
    Accorgersi di un’illusione è doloroso. È una piccola morte.
  
  
    Ma è anche un momento che precede la massima vitalità. È una
        nascita.
  
  
    Dunque
  
  
    la morte simbolica che subiamo prendendo coscienza di noi stessi è un
        bene
  
  
    il bene del virus per chi lo farà in questi giorni.
  
  
    Quando il capitano si accorgerà che non crediamo al bene e al male che
        ci ha raccontato
  
  
    avremo le idee chiare su cosa fare di noi stessi e la forza necessaria
        per seguire la nostra via.
  
  
    Qualunque essa sia
  
  
    sarà in direzione opposta a quella dell’alienazione che come schiavi
        seguivamo prima.
  
  
    “ Capisco sempre di più, papà.
  
  
    Mi ricordo quando credevo di non riuscire a spegnere tutte le candeline
      del compleanno.
  
  
    Mi sentivo così arrabbiato. Non capivo più niente per non esserci
      riuscito.
  
  
    Poi mi sono accorto che non c’era niente di sbagliato, a volte si riesce
      a volte no.
  
  
    E anche se mi dicevate che non era importante io non capivo e impazzivo
      di rabbia.
  
  
    E allora, papà, continua.”
  
  
    "
      La questione è lunga, come dicevamo
  
  
    riguarda tutti gli aspetti della vita di una persona.
  
  
    I contratti di lavoro saranno essenziali.
  
  
    Giusto il necessario per metter su famiglia e avere un figlio e una
          macchina modesta.
  
  
    Anche questa umanissima aspettativa passerà come un bene
          conquistato
  
  
    e i politici se ne faranno vanto.
  
  
    Forse penseranno a istituire un servizio civile obbligatorio
  
  
    destinato alla riduzione del debito sotto lo slogan
  
  
    Faccio qualcosa per tutti noi.
  
  
    Lo stesso che supporterà l’animo di tutti
  
  
    davanti alla ulteriore riduzione dei servizi sociali e la contemporanea
        crescita delle tasse.
  
  
    Le scuole e le università pubbliche e private saranno ancora più
        costose
  
  
    quindi accessibili a pochi.
  
  
    In compenso la formazione sarà ancora più intelligentemente
        organizzata
  
  
    per produrre individui programmati e coordinati con gli interessi del
        capitano.
  
  
    Per la sanità, tanto è già chiaro adesso.
  
  
    Ognuno sarà tracciato nella sua sempre più monitorata biografia.
  
  
    Ognuno riceverà pressioni per farsi vaccinare in nome della
        prevenzione.
  
  
    La scienza, invece di considerare le versioni della realtà che non
        considererà
  
  
    si chiuderà ulteriormente a riccio, come già fa
  
  
    dichiarando a mezzo delle tv e della stampa chi sono i ciarlatani e a
        chi bisogna credere.
  
  
    E chi può evitare di pensare a questo punto
  
  
    che i vaccini stessi non svolgano anche il servizio a suo tempo svolto
        dal prozac.
  
  
    Come i possibili chip e app, Il 5G farà la sua parte
  
  
    e tutti saranno felici di vedere i film in hd sul telefonino
  
  
    seduti al posto assegnato sulla tratta pendolare.
  
  
    Stampa e tv saranno ulteriormente sotto controllo
  
  
    per avere quote di sostegno, sennò, con la concorrenza del web
        sarebbero testate morte.
  
  
    Sempre che la rete resti libera.
  
  
    Che la censura non avanzi tra noi, pacifica, come Mosé tra le
        acque.
  
  
    “ Papà, ma dove stiamo andando ?
  
  
    Mi racconti una storia incredibile.
  
  
    Che faremo ? Che sarà ? ”
  
  
    "
    Sì. È una storia terribile. Il controllo è crescente. Il progetto è
        chiaro.
  
  
    La destabilizzazione è grande.
  
  
    Le recenti primavere e guerre islamiche e l’immigrazione di massa
  
  
    erano solo l’avvio del progetto.
  
  
    Da anni avevano in mano la carta della pandemia.
  
  
    Attendevano soltanto il momento per metterla sul banco.
  
  
    Nessuno sa come andrà a finire.
  
  
    Tutti sanno che è meglio aprire gli occhi e spegnere la tv.
  
  
    Vedremo presto se sapremo farlo.
  
  
    Tutto è destinato a fare di noi degli schiavi felici.
  
  
    Del resto chi ha aperto gli occhi ben prima di noi aveva provato a
        svegliarci.
  
  
    Non è servito. 
  
  
    Abbiamo continuato a credere alla narrazione del mondo
  
  
    che da soli – per modo di dire – ci facevamo.
  
  
    “
    Cosa intendi per modo di dire ? ”
  
  
    " Intendo che quel modo di dire
  
  
    deriva da quello che ci dicono a scuola, sui libri, le istituzioni, la
        politica, i media.
  
  
    Chi comanda i media – ed è sempre il solito capitano – comanda
        tutto.
  
  
    Comanda tutti quelli che dormono.
    "
  
  
    " Ma come mai papà è potuto accadere tutto questo ? "
  
  
    " Come ha potuto il capitano, da solo, arrivare a tanto ? "
  
  
     "
    Era armato. Ha usato la paura. Con la paura si fanno cose che
        altrimenti rifiuteresti.
  
  
    Il punto di attenzione fisso sulla paura impedisce qualunque atto di
        coraggio.
  
  
    Conduce alla disperazione e alla violenza, contro se stessi e gli
        altri.
  
  
    Implica una vita mortificata. Impedisce una vita coraggiosa.
  
  
    Che non significa buttarsi sotto al treno per salvare il gattino.
  
  
    Significa semplicemente vivere la vita nostra, quella che abbiamo
        dentro
  
  
    liberarci da quella con cui ci hanno vestito.
  
  
    Anche il liberismo rientra nel progetto.
  
  
    Con esso si è avviata la disgregazione delle comunità. Sinonimo di
        comunità è via.
  
  
    Ognuno nella comunità sa qual è la sua via, sa quali sono i suoi
        valori, li rispetta
  
  
    e la comunità è solida e calda come il focolare della famiglia.
  
  
    La comunità era tutto. Ora siamo singoli anche entro la famiglia.
  
  
    I valori non fanno più testo. Tutti sono infelici e tutti
        recriminano.
  
  
    La distanza affettiva ha disgregato la comunità o quel che ne
        rimaneva.
  
  
    Perché credi tutto sia intrattenimento da consumare con assuefante
        velocità ?
  
  
    Tutto intrattenimento, nessuna cultura.
  
  
    E ciò che è peggio
  
  
    è che tutti i cagnolini da appartamento e soldatini da prima
        linea
  
  
    non si preoccuperanno di loro stessi. Avranno il senso del
        proboviro.
  
  
    Saranno delatori tra noi. Rinati spiriti della Stasi in nome della
        legalità.
  
  
    Ma contro l’umanità, sebbene a loro insaputa.
  
  
    Essere un delatore diviene un vanto. Che miseria !
  
  
    E c’è pure il colpo di scena.
  
  
    Magari è davvero un buon progetto.
  
  
    Magari anche il controllo sociale è solo un passo intermedio destinato
        alla soluzione finale
  
  
    - le sole cose che vedremo saranno quelle che la storia ci ha già
        mostrato -
  
  
    della riduzione radicale della popolazione del pianeta.
  
  
    “ Che dici, papà ? ”
  
  
     "
        Sì, sei grande abbastanza. Le cose non stanno ferme. Si muovono.
Non appoggiano a terra e non hanno radici come le piante, né il peso delle rocce.
  Non appoggiano a terra e non hanno radici come le piante, né il peso delle rocce.
    I figli non hanno più davanti a sé il lavoro dei padri
  
  
    e le madri si sono sentite esonerate dal curare la casa.
  
  
    I diritti hanno sostituito i doveri.
  
  
    Il consumo usa e getta, ormai di tutto, perché tutto è stato
        mercificato
  
  
    assorbe la maggior parte di energia individuale.
  
  
    Tutto è liquido e galleggia
  
  
    ora che il capitano poco prima di prendere terra ci ha gettato a
        mare." 
  
  
    Il padre posò il libro e controllò che il bambino si fosse addormentato.
  
  
    Quindi lentamente si alzò dal bordo del letto per allontanarsi.
  
  
    Uscendo spense la luce.
  
  
    Ma il bambino era ancora nel dormiveglia.
  
  
    Pensò : "
        Grazie papà, per avermi raccontato questa storia.
  
  
    Ora capisco cosa intendevi dire
  
  
    che i libri di scuola e la tv sono buoni solo per lanciarli dal
        balcone."
  
  
    E si addormentò.
  
  
    Un bambino non può comprendere la complessità del discorso. 
  
  
    Certo. E noi ?
  
  
    - Lorenzo Merlo -
  
  
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