Suggerimento

Se hai ragione non hai bisogno di gridare.

S. Paolo : " Vagliate tutto e trattenete ciò che vale "
B. Pascal : " Sia il consenso della vostra ragione e non quella degli altri che vi conduca a credere "
T. de Chardin : Basta che la Verità appaia una sola volta, in una sola mente, perché nulla possa più impedire d'invadere tutto e d'incendiare tutto "
Di mio sento solo di aggiungere che : la Verità non necessita di essere sostenuta da proselitismo ... bensì ... essere semplicemente enunciata e testimoniata.
Essa è sempre coerente con sé stessa e trova per sua stessa natura quale sia il modo opportuno e la circostanza più adatta per rivelarsi.
E' solo questione di tempo.

Da considerare anche che, una volta conosciuta, la Verità rende sicuramente liberi, ma, in alcune circostanze, niente affatto sicuri.

SAPERE AUDE !

ET SI OMNES EGO NON

venerdì 19 novembre 2021

Le voglie naturali

Le voglie naturali

Racconto medioevale ripreso da 
Le storie di san Randazio
di Anonimo


(…)
Accadde dunque
che il santo monaco Randazio si trovasse vicino all’abitato di Subbio
quando scorgea una pulzella assai discinta che tergeva i panni in un torrente.
Il monaco prontamente distolse lo sguardo
ma fu apostrofato da un giovane assai ben vestito
che trovavasi a transitare per lo medesimo sentiero.
« O frate, perché fuggi tu la vista di sì dolce spettacolo ?
L’Iddio che creò te medesimo e la bellezza del creato
non è forse lo stesso che ha disegnato le forme così soavi di quella fanciulla ? »
Randazio si volse verso il giovinetto.
« Ma che tu dici ?
 Frate e omo io sono, e non mi è consentito indulgere in siffatte vedute
che solo il marito di quella donna possa godere. »
Il passante ebbe un sorriso.
« Tu erri, frate, perché il tuo Signore non avrebbe fatto siffatte bellezze
se non avesse voluto che tu anco ne godessi
né avrebbe messo nel tuo cuore il desiderio di goderne
se non fosse stato per te una cosa bona.
O pensi che Egli metta in te qualcosa di male ? »
Il monaco più non favellò e tirò innanzi
ma si avvide che era seguito da quel figuro che gli aveva parlato.

Poco più innanzi
vi erano alberi di pomi a lato della strada, ben recintati in un frutteto;
e dalle fronde rosseggiavano frutti maturi come mai si erano visti belli.
Grande era la calura della giornata, e Randazio era digiuno;
si trovò indi a guardare con insistenza verso quelle succulente sfere.
Al che gli si accostò il giovane benvestito che disse lui :
« Frate, perché esiti ?
Non vedi che il cancello è aperto e nessuno si vede intorno ?
Certo non è peccato
quietare la fame e il disiro giusto di cibo che Iddio stesso ti ha posto in core.»
Ma Randazio replicò :
« Tu sai che quei pomi sono altrui; sarebbe rubare, anco se niuno lo sappia. »
Rise il giovine di un riso sguaiato.
« Quanti scrupoli, monaco ! Iddio creò quei pomi per il tuo sollazzo, e tu esiti ?
Andranno sprecati se tu non te ne cibi, e sarà peccato imputato a tuo carico.
Non pensi che se lassù ti avessero voluto affamato
si sarebbero trattenuti dal mostrarti codesti alberi ?
La voglia naturale mai dovrebbe essere ignorata.»
Ma il frate già procedeva avanti sul sentiero.

Giunsero alfine ad un prato fiorito, il cui dolce profumo riempiva l’aere
e sopra a cui augelli spandevano i loro richiami.
Un venticello leggero rinfrescava, e l’ombra di certi alberi si spandeva sul’erba.
Polverosa ed erta la strada andava, nella calura;
e Randazio si sentì stanco e con i piedi doloranti.
« Un riposino, frate mio ? »
disse lui il giovane, che persisteva nell’inseguirlo.
 « Veggio che hai le membra affaticate : perché non lasci che il giorno proceda
e il sonno del giusto ti prenda su questo magnifico prato ?
Certo il Signore Iddio stesso ha voluto preparare un luogo sì ameno per te
quale ricompensa per le tue sofferenze. Perché non profittarne ? »
Disse il monaco :
« Perché, come forse sai, sono atteso altrove
e non è riposo che vo cercando nel fare ciò. »
« Ah, sbagli ancora ! - rispose il giovane - Dovresti cedere a questi desideri
che, se sono nel tuo core, sono certamente boni e degni.
Come fai a dire che sono male ?
Meglio, dopo un buon sono, avanti andrai e chi ti aspetta aspetterà ancora :
che devi a lui, che ti impedisce di pensare prima a te medesimo ? »
Randazio si voltò verso il giovine .
« Tu questo dici ? Che dovrei cedere a fare ciò che il core mi detta ? »
Questi allargò le braccia.
« Ma certo ! Su, più non esitare :
fa quello che il tuo animo e la tua voglia ti dicono, senza riguardo per alcuno. »
Al che il monaco raccolse da terra un robusto randello, e disse :
« Il mio animo prova il desiderio irrefrenabile di percuoterti con codesto bastone
fino a lasciarti a terra insanguinato; e perché non dovrei cedere al disir
che sicuramente mi è stato messo in core da Iddio in persona ? »

Ma il giovine si era dileguato, come fatto fosse stato di ombra e non di carne :
 perché altri non era che il demonio.

Così Randazio riprese il cammino, fischiettando.
Portandosi dietro, per prudenza, il randello.


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