Suggerimento

Se hai ragione non hai bisogno di gridare.

S. Paolo : " Vagliate tutto e trattenete ciò che vale "
B. Pascal : " Sia il consenso della vostra ragione e non quella degli altri che vi conduca a credere "
T. de Chardin : Basta che la Verità appaia una sola volta, in una sola mente, perché nulla possa più impedire d'invadere tutto e d'incendiare tutto "
Di mio sento solo di aggiungere che : la Verità non necessita di essere sostenuta da proselitismo ... bensì ... essere semplicemente enunciata e testimoniata.
Essa è sempre coerente con sé stessa e trova per sua stessa natura quale sia il modo più opportuno e la circostanza più adatta per rivelarsi.
E' solo questione di tempo.

Da considerare anche che, una volta conosciuta, la Verità rende sicuramente liberi, ma, in alcune circostanze, niente affatto sicuri.

SAPERE AUDE !

ET SI OMNES EGO NON

Testo scorrevole

► Solo chi porta in sé l’Impronta si riconoscerà a vicenda. Segno lampante d’identificazione lasciato dalle cicatrici del Passato.

martedì 26 aprile 2022

Impegni e solitudine

Impegni e solitudine


Il telefono che squilla, qualcuno che bussa alla porta, le notifiche di Facebook
dei gruppi Whatsapp, dell’andamento dei bitcoin. 
I clacson incessanti, il rombo dei motori, i decespugliatori, i martelli pneumatici
il camion della nettezza urbana, la sirena dell’ambulanza, gli allarmi delle case
il vicino che bestemmia, il cane che ulula, le liti tra i condomini.
Un oceano di persone incuranti dei confini altrui che blaterano ad alta voce
ciarlano e urlano senza sapere cosa dire né tantomeno come.
Rumori in strada, in ufficio, sul treno, al ristorante e dentro casa.
Rumori in spiaggia, sulla cima della montagna
tra i vicoli di un sito archeologico e i palchi di un teatro romano.
Rumori attorno come un blob, rumori ovunque e da chiunque, senza un attimo di tregua.
Questo fuori. Dentro, se possibile, ancora peggio.
Dentro, il chiacchiericcio confuso e senza sosta di una mente impermeabile alla quiete
che nel silenzio non si ritrova, anzi, annaspa e poi si affoga.
In mezzo noi, sull’orlo del collasso.
[...]
" Una società grottesca che corre senza direzione
tappa dopo tappa, anno dopo anno, sogno infranto dopo sogno infranto
incapace di fermarsi e respirare, di sciogliersi in un abbraccio
di porsi le domande che contano davvero. »
- Ivan Petruzzi -
tratto da : Schiavi del Tempo


Quando si evita a ogni costo di ritrovarsi soli
si rinuncia all’opportunità di provare la solitudine :
quel sublime stato in cui è possibile raccogliere le proprie idee, meditare
riflettere, creare e, in ultima analisi, dare senso e sostanza alla comunicazione.
Certo, chi non ne ha mai gustato il sapore
non saprà mai ciò che ha perso, ha lasciato indietro, a cosa ha rinunciato.
Zygmunt Bauman -


Schiavi di un tempo che fugge e costantemente sotto pressione
saturiamo la nostra vita di appuntamenti, scadenze e doveri
nella speranza di vivere di più.

Persi dietro lavori che non ci gratificano e persone che non ci piacciono
rotoliamo lungo i binari della vita con gli occhi spenti dalla routine e dall’effimero
in un perenne stato di non presenza
di frammentata e alterata percezione di noi stessi e di quel che ci circonda.

Lobotomizzati da una società che instilla bisogni fugaci e inesistenti
cediamo le vesti di pensatori critici e consapevoli
per indossare quelle di consumatori dipendenti e perennemente insoddisfatti.

Siamo nati liberi, così ci hanno insegnato.
Eppure, più passa il tempo e più questa libertà assomiglia a un’illusione.
In fondo, credersi schiavi
è molto più semplice che ritenersi padroni del proprio destino.

Perché se sei tu il padrone, allora non ci sono più scuse.
Non puoi più nascondere la testa sotto la sabbia.
Non puoi più rimandare a domani.
L’unica cosa che ti resta da fare è darti una mossa, rimboccarti le maniche
e riprendere in mano le redini del tuo tempo, della tua vita.


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